Malato in caserma, ma sempre presente alle cerimonie dell'Aeroclub: funzionario pubblico nei guai

Sabato 20 Marzo 2021 di Cristina Antonutti
Malato in caserma, ma sempre presente alle cerimonie dell'Aeroclub: funzionario pubblico nei guai
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PORDENONE In malattia per l'amministrazione dei vigili del fuoco, ma presente a cerimonie pubbliche. Una prima tranche dell'inchiesta sull'Aeroclub Pordenone onlus si è chiusa con due ex pompieri che tra qualche mese affronteranno il vaglio del giudice per le udienze preliminari. Il pm Maria Grazia Zaina ha contestato l'ipotesi di truffa ai danni dello Stato all'ex funzionario Riccardo Furlan (66 anni) di Roveredo in Piano, chiamato a rispondere anche di peculato d'uso, nella fattispecie più lieve, in concorso con Lodovico Pignat (61) di Cordenons, anche lui pompiere in pensione.
IL PECULATO
La vicenda nasce quasi per caso. I finanzieri stavano facendo accertamenti all'Aeroclub, quando notarono un mezzo dei pompieri. Ne attribuirono la presenza alle attività di volo. Il 9 giugno 2017 notarono che un vigile del fuoco caricava fusti di carburante su un mezzo di servizio, un Land Rover Defender: era Pignat, caporeparto responsabile della manutenzione e dell'officina di via Interna. Quando gli chiesero spiegazioni, disse che doveva portare 25 litri di carburante all'aeroporto di Campoformido su indicazione del suo superiore Furlan. Le sue dichiarazioni furono verbalizzate tra le 12.45 e le 14.50. Mentre parlava con i finanzieri, qualcuno alle 14.35 usò il suo badge attestando falsamente la sua uscita dal luogo di lavoro.
LA TRUFFA
A Furlan si imputano 4 episodi di truffa incrociando certificati di malattia o strisciate con il badge delle presenze. È successo in occasione del 40° anniversario del Rigel, cerimonia a cui era presente in qualità di presidente dell'Aeroclub nonostante risultasse in ufficio. Sempre per l'Aeroclub avrebbe partecipato al commiato del comandante del 31° Fighter Wing in un giorno in cui era in malattia. Il 21 gennaio 2016, assente per malattia, era in Prefettura a un incontro sull'aviosuperficie e il 20 gennaio 2015 ha tenuto una lezione all'Ordine degli Ingegneri.
IL TITOLO DI INGEGNERE
La Procura ha rilevato che Furlan, laurea triennale in Ingegneria, avrebbe usato indebitamente il titolo di ingegnere pur non essendo iscritto all'Albo. Con questo titolo ha lavorato o collaborato con la Regione Fvg, l'Azienda ospedaliera di Udine e alcuni Comuni del Pordenonese. L'usurpazione di titoli è un reato depenalizzato nel 1999, in questi casi di applica solo una sanzione amministrativa. La Procura ha invece disposto l'archiviazione di altre ipotesi di false certificazioni sulle quali era già maturata la prescrizione. Ulteriori approfondimenti sono stati avviati dalla Corte dei Conti per valutare i danni erariali.
DISSEQUESTRO TELEFONI
Gli avvocati Valter Buttignol e Paolo Dell'Agnolo contano di chiarire l'intera vicenda.

Ieri, intanto, Dell'Agnolo ha ottenuto dal Riesame il parziale annullamento dell'ultimo decreto di perquisizione emesso nei confronti di Aeroclub e dei suoi presidenti. I giudici hanno ordinato la restituzione della copia forense dei telefonini dell'attuale presidente Stefano Turchet e del presidente onorario Lucio Moro. «Il provvedimento non autorizzava a portar via i telefoni», spiega Dell'Agnolo. 

Ultimo aggiornamento: 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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