Smog: nella morsa ospedale, scuole e Rsa. «Vogliamo creare la città dei 15 minuti»

I luoghi sensibili sono anche quelli più inquinati di tutto il capoluogo

Venerdì 16 Dicembre 2022 di M.A.
Pordenone, luoghi più sensibili all'inquinamento

PORDENONE - L'ospedale Santa Maria degli Angeli con i suoi padiglioni, la casa di riposo Casa Serena (la più grande della città), il liceo Grigoletti: luoghi sensibili, frequentati da ragazzi, persone malate, anziani fragili. Tutti luoghi soffocati dall'inquinamento. E non dovrebbe essere così, considerata la natura dei siti appena elencati. Si è partiti da questa considerazione, ieri, per affrontare la strategia d'uscita dallo smog urbano durante la seconda giornata degli Stati generali sulla qualità dell'aria, evento in corso alla Fiera di viale Treviso.


AREE CRITICHE
«Partendo da un'attività di monitoraggio che poi ci ha portati al piano urbano della mobilità sostenibile - ha spiegato dal palco l'assessore Cristina Amirante - ci siamo accorti che le zone maggiormente inquinate della nostra città sono anche quelle sulle quali insistono alcuni luoghi cruciali, come l'ospedale, una casa di riposo, le scuole».

L'esponente della giunta Ciriani ha ripercorso poi gli obiettivi del piano - già presentato a più riprese -, parlando della necessità di incrementare (dall'8,5 al 13 per cento) l'utilizzo del trasporto pubblico urbano grazie alla ridefinizione delle linee e dei percorsi, dell'intermodalità, della classificazione delle strade principali e non, della gestione razionale del traffico. Ma anche della rigenerazione urbana, tema caldissimo considerato che oggi pomeriggio in commissione tornerà il palazzo di 12 piani di via Molinari con tanto di petizione contraria.


IL DIBATTITO
«Vogliamo creare la città dei 15 minuti», ha spiegato Amirante in Fiera. Un agglomerato urbano, quindi, in cui tutti i servizi essenziali possano essere raggiunti in un quarto d'ora. Tutto per togliere le auto dalle strade e consentire sempre più spostamenti a piedi, in bicicletta oppure con i mezzi pubblici.
«Un sistema che in tante città europee all'avanguardia - ha aggiunto Amirante - ha funzionato alla perfezione. La nostra Pordenone, invece, nei primi Duemila aveva imboccato la strada opposta: nuove lottizzazioni periferiche non servite dai mezzi, consumo di suolo e un aumento del traffico anche lungo le strade secondarie, che noi invece vogliamo restino a beneficio dei soli residenti, privilegiando invece le arterie di scorrimento. E in questo contesto - ha spiegato l'assessore - si inserisce perfettamente il tema della rigenerazione urbana. Qualcuno dice che la densificazione urbana, quindi l'utilizzo di spazi all'interno della città, aumenterà il traffico delle auto. In realtà gli esempi che abbiamo ci dicono che accadrà l'esatto contrario: il fatto di poter avere i servizi tutti a breve distanza consentirà ai cittadini di lasciare la macchina in garage».


INNOVAZIONE
Amirante, dal palco, ha testato una nuova possibilità appena entrata in funzione in città: la misurazione, grazie a Google Maps, del tempo necessario a percorrere un tragitto in bici o in monopattino. «In questo momento - ha fatto notare - dalla Fiera all'ospedale in macchina ci metterei circa 28 minuti, compreso il tempo per cercare parcheggio. Con l'autobus ce ne metterei sedici, in bicicletta quattordici». E ancora una novità in cantiere: presto, infatti, a Pordenone sarà disponibile un'applicazione ulteriore, che dirà al singolo automobilista la probabilità di trovare un parcheggio libero in una determinata zona della città.
 

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