Regole e costi esorbitanti, la parrocchia di Azzano getta la spugna: niente Grest per il 2020

Martedì 30 Giugno 2020 di Mirella Piccin
I ragazzi del Grest di Azzano Decimo
AZZANO DECIMO - “Estate” per gli oratori parrocchiali è solitamente sinonimo di “Grest”. Ma quest’anno l’esperienza del Covid -19 che ha stravolto completamente schemi e regole delle attività estive, ha fatto fare un passo indietro agli organizzatori della parrocchia di Azzano. «Dopo un tavolo di confronto - ha riassunto il vice parroco don Jonathan Marcuzzo - per capire come poter organizzare nel nostro oratorio iniziative rivolte ai bambini e ragazzi nel tempo di sospensione della scuola, abbiamo deciso di rinunciare al centro estivo». E ciò a seguito dell’attenta valutazione delle disposizioni igienico-sanitarie richieste dalla Regione e dei costi richiesti per mantenere in piedi tale iniziativa.
L’ALTERNATIVA
«La nostra parrocchia non è nelle condizioni nè economiche nè di personale, per poter garantire di organizzare il Grest in sicurezza – ha precisato don Jonathan -. Ne siamo enormemente dispiaciuti. Ma abbiamo ritenuto di dare la nostra collaborazione all’organizzazione del Comune mettendo a disposizione gli spazi del nostro oratorio per i Centri estivi pubblici. Nel frattempo le associazioni parrocchiali, insieme con il coordinamento dell’oratorio – ha sottolineato - valuteranno (secondo i protocolli sanitari) la ripresa possibile di alcune attività associative. Per il gruppo animatori abbiamo pensato ad alcune proposte che ci permettono, in sicurezza, di prenderci cura dei nostri adolescenti e giovani per camminare insieme».
GLI ANIMATORI
«La rinuncia è stata difficile - prosegue don Jonathan - ma l’abbiamo fatta perchè riteniamo che la necessità di organizzare le attività per i bambini in piccoli gruppi, nonché evitare possibili contatti tra gruppi diversi di minori crei non poche difficoltà ai bambini stessi di vivere una reale esperienza di aggregazione e di socialità. Infine, ma non da ultimo, resterebbero esclusi dalle attività coi bambini i nostri giovanissimi animatori, una quarantina, della fascia dei primi anni delle scuole superiori, perdendo così un prezioso contributo in termini di disponibilità e di freschezza. Non organizziamo il Grest, ma come comunità cristiana non possiamo e non vogliamo trascurare i ragazzi e gli adolescenti - ha affermato -. Pertanto ci siamo attivati per promuovere una serie di incontri il mercoledì e il giovedi, coinvolgendo i 40 animatori, suddivisi in gruppi e accompagnati dai volontari adulti. In particolare cureremo la relazione dal vivo, recuperando i due mesi di lockdown e rielaborando quello che è accaduto. Seguiranno anche le uscite, sempre con la suddivisione in gruppi, con l’obiettivo di farli stare insieme tra giochi e riflessioni, nella casa di Tramonti. Sicuri di trovare le vie giuste per educare alla vita del Vangelo anche al tempo del coronavirus». 
Per quanto riguarda la attività delle associazioni dell’oratorio hanno ripreso lentamente l’Azione cattolica e gli Scout, seguendo il distanziamento fisico, l’igiene e pulizia, e con questi criteri da alcuni giorni hanno riaperto il Circolo Noi e il bar dell’oratorio. 
Ultimo aggiornamento: 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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