Fedriga bis ai nastri di partenza: si svela la nuova giunta regionale

A spuntare il duello a Pordenone Cristina Amirante che potrebbe guidare il comparto cultura

Giovedì 20 Aprile 2023 di Antonella Lanfrit
Fedriga bis ai nastri di partenza: si svela la nuova giunta regionale

TRIESTE - Un ex sindaco potrebbe trovarsi a proprio agio alle Autonomie locali, soprattutto se al suo primo mandato in Regione deve misurarsi con la carica di assessore e anche di vicepresidente della Giunta regionale. Questa mattina si vedrà se l’ipotesi sarà confermata – con la presentazione ufficiale dell’Esecutivo previsto alle 11.30 a Trieste -, ma ieri pomeriggio era la novità più eclatante che andava maturando a poche ore dal debutto della seconda Giunta di Massimiliano Fedriga. Ovvero, il meloniano Mario Anzil, già sindaco di Rivignano Teor destinato a diventare assessore alle Autonomie locali, in staffetta con l’uscente Pierpaolo Roberti che, in quota Lista del presidente, potrebbe trasferirsi alle Infrastrutture. Il resto delle novità si giocherebbe ancora, e di conseguenza, in casa di Fratelli d’Italia, perché Cristina Amirante, assessore alla Mobilità al Comune di Pordenone, dovrebbe averla spuntata sul collega di partito Alessandro Basso – tanto sostenuto dall’ala pordenonese del partito – approdando in Giunta, ma non con la delega che in molti consideravano naturale data la competenza acquisita in municipio. Ad attenderla a Trieste, infatti, oggi non ci sarebbero le Infrastrutture ma la Cultura e lo sport. In compenso, la terza casella da attribuire a Fdi non sarebbe soggetta a scossoni, con l’Ambiente affidato nuovamente all’uscente Fabio Scoccimarro. Per il resto, la fotografia dovrebbe essere un dejà vu secondo i maligni, una garanzia di continuità qualitativa per il centrodestra che, in sostanza, non vede motivo di cambiare una squadra espressione di un governo risultato abbondantemente vincente nelle urne. Anche se, per la verità, al tavolo dell’Esecutivo sarà seduto più di qualche assessore esterno, cioè non eletto, anche se non certo estraneo all’impegno politico-elettorale che ha portato al bis di Fedriga. Dovrebbero, infatti, essere confermati Sergio Bini alle Attività produttive, grande sostenitore e sponsor della Lista Fedriga, Alessia Rosolen al Lavoro, famiglia, istruzione, università e ricerca – il contributo alla rappresentanza femminile della Lista del presidente – e, per l’appunto, Roberti. Anch’egli non eletto, sebbene l’unico tra i tre in lista, ma da sempre legato da strettissimo rapporto con il presidente. Quanto all’esponente di Forza Italia, il nome su cui si sono avute meno incertezze nel toto-nomine è stato proprio quello dell’azzurro Riccardo Riccardi, l’uscente vicepresidente e assessore alla Salute e alla Protezione civile che dovrebbe essere confermato in tutto tranne che nella vicepresidenza. Per la Lega, la presenza in Giunta non presenterebbe novità ma solo solide conferme, con Barbara Zilli ancora alle Finanze e Stefano Zannier alle Politiche agricole. A far parte della squadra, inoltre, ancora Sebastiano Callari, probabilmente sempre al Patrimonio, garantendo così visibilità in Giunta anche al Goriziano. Il Carroccio, inoltre, porterebbe a casa la presidenza del Consiglio regionale. Una carica istituzionale che al candidato presidente – l’ex capogruppo Mauro Bordin – piace molto.

Il partito guadagna una casella che, sulla bilancia delle trattative, vale due assessorati mantenendo in contemporanea i tre posti nell’Esecutivo. Insomma, un “bottino” in linea con la posizione di primo partito in Fvg ottenuta con le elezioni del 2-3 aprile.


DIMISSIONI E NUOVI CONSIGLIERI
Attesa oggi non solo per i nomi degli assessori e per le deleghe, ma anche per sapere se i consiglieri che diventeranno assessori dovranno lasciare il Consiglio. Una opzione data quasi per certa. Se così fosse, e ammesso che i nomi dati siano confermati, si dovrebbero dimettere Zilli, Zannier, Callari per la Lega; Anzil, Amirante, Scoccimarro per Fdi. Per la Lega le dimissioni sono praticamente certe. Entrerebbero così Manuele Ferrari della circoscrizione dell’Alto Friuli, in luogo della Zilli; Mauro Tavella dal pordenonese in luogo di Zannier; Fabio Verzegnassi per la circoscrizione di Gorizia al posto di Callari. Se Fratelli d’Italia farà la stessa scelta, e il coordinatore regionale Walter Rizzetto non si è mai detto contrario, i tre nuovi consiglieri sarebbero Leonardo Barberio per Udine, nel posto lasciato libero da Anzil; Orsola Costanza da Pordenone in luogo di Amirante; Marselo Medau da Trieste per coprire Scoccimarro.


LE OPPOSIZIONI
Tra i banchi dell’opposizione l’attesa è per le dichiarazioni programmatiche del presidente Fedriga, quelle che illustrerà il mercoledì 26 aprile, nella prima seduta dell’Assemblea, quella in cui saranno eletti anche presidente e vicepresidenti dell’assise. Se il leghista Bordin assapora da vicino la presidenza, la vicepresidenza che spetta alla minoranza è altrettanto quasi certo che sarà in capo al Dem Francesco Russo. «Attendiamo le dichiarazioni programmatiche e da lì ci muoveremo per un’opposizione senza sconti, ma sempre puntuale e sui contenuti», anticipava ieri il consigliere del Pd Diego Moretti che, salvo sorprese, è destinato a continuare a reggere la posizione di capogruppo anche in questo avvio di mandato, forte dell’esperienza maturata nella scorsa legislatura. Un impegno che, nei patti interni al gruppo consiliare, il più nutrito di tutta piazza Oberdan con 11 elementi, dovrebbe durare per una porzione di legislatura. Circa la metà, per poi passare al primo degli eletti in provincia di Udine, il sindaco di Palmanova Francesco Martines.

Ultimo aggiornamento: 15:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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