Ambientalisti e femministe si preparano ad “accogliere” Giorgia Meloni. Annunciate manifestazioni

Martedì 5 Marzo 2024 di Loris Del Frate
Ambientalisti e femministe si preparano ad “accogliere” Giorgia Meloni. Annunciate manifestazioni

PORDENONE - Si prospetta un venerdì 8 marzo agitato in riva al Noncello. Già, perché ieri si sono mossi i collettivi delle femministe, gli ambientalisti più duri, alcuni centri sociali e diverse associazioni transfemministe, tutti pronti a contestare la presenza in città della premier Giorgia Meloni nel giorno della Festa della donna. La presidente del consiglio ha annunciato la sua presenza per la firma dell'accordo sui fondi di sviluppo, una firma che sarà siglata insieme al presidente Massimiliano Fedriga. Poi, però, la premier farà un giro in città e andrà in Fiera dove si svolge la rassegna Ortogiardino.

Un bagno di folla, dunque, accompagnata sempre dal sindaco Alessandro Ciriani, candidato alle prossime Europee. I due si conoscono dall'epoca in cui militavano con i giovani della Destra.


LE MANIFESTAZIONI
Ieri, però, è arrivata una nota che ha subito allertato la Digos. A scriverla l'associazione "Giovani NoInc", un gruppo che ha battagliato, anche in maniera dura, contro un inceneritore nella pedemontana pordenonese. Con loro si sono uniti altri ambientalisti della regione, come i "No acciaieria" della Bassa Friulana, i "No Ovovia" di Trieste e diversi gruppi di protesta su altri fronti ambientali. Non è ancora tutto. Ad associarsi, infatti, sono stati anche i collettivi transfemministe, donne, soggettività queer e trans. Non è da escludere che possano arrivare pure alcuni rappresentanti dei centri sociali. Gli organizzatori non voglio che l'8 marzo, festa della donna, "Giorgia Meloni attraversi il tappeto rosso in città". Un volantino che è anche un annuncio di battaglia è stato distribuito ieri e fatto girare sui social. «Giù le mani dai nostri corpi, fermiamo la violenza sui nostri territori: prendiamoci i riflettori ed il tappeto rosso della visita presidenziale per parlare di ciò che il territorio ha davvero bisogno. Venerdì 8 a Pordenone ci sarà la mobilitazione dei collettivi transfemministi e dei comitati in difesa del territorio e dell'ambiente. L'otto marzo, giornata simbolo della lotta per i diritti di genere e della lotta transfemminista, la premier Giorgia Meloni sarà a Pordenone con il ministro per gli Affari europei e Pnrr, Raffaele Fitto e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Non permetteremo che l'ennesima occasione in cui si decide il futuro delle nostre vite si riduca ad una passerella elettorale. Saremo al teatro Verdi e alla fiera per ribadire che sui nostri corpi e sui nostri territori possiamo decidere solo noi».
Un segnale chiaro, dunque, anche se il prefetto nel corso dell'ultimo Comitato per l'ordine e la sicurezza, legato all'arrivo della premier, aveva già esteso parecchio la zona rossa in maniera che solo gli autorizzati possano arrivare vicino al luogo in cui si terranno le iniziative con Giorgia Meloni. La città, di fatto, è stata blindata, ma ora, con questo annuncio, non è da escludere che l'area si allarghi ulteriormente. Difficile, invece, capire quanti potranno essere i protestanti, anche se non è da escludere che possano ritrovarsi qualche centinaio.

Ultimo aggiornamento: 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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