Aggredito perché filmava tre motociclisti sui sentieri vietati: «Uno mi ha spintonato con la testa»

Due parlavano con accento francese. Sarà tutto denunciato ai carabinieri che acquisiranno anche il video

Giovedì 22 Giugno 2023
Aggredito perché filmava tre motociclisti sui sentieri vietati: «Uno mi ha spintonato con la testa»

PINZANO - Spadroneggiano con le moto da cross su sentieri e piste forestali vietati al transito, come prevede la legge regionale 15/1991, quella che disciplina dell'accesso dei veicoli a motore nelle zone soggette a vincolo idrogeologico o ambientale.

Tolgono la targa - altrimenti, sostengono, la «perdiamo» - e sempre più spesso entrano in conflitto con i residenti. L'ultimo episodio risale a martedì sera e a raccontarlo con un post su Facebook, che anticipa soltanto di qualche giorno la denuncia che presenterà ai carabinieri di Spilimbergo, è Alessandro Merci, fondatore della Scuola Kayak & Rafting Friuli. È stato minacciato e spintonato da tre motociclisti «che uscivano come dei missili dal sentiero che parte proprio da casa mia. Un posto dove, per legge, non possono andare».


L'aggressione

Merci ha sentito il rumore delle moto fuori casa verso le 20. «Ho un bambino piccolo che gioca all'aperto - spiega - e sono preoccupato». È uscito e ha cominciato a fotografare i tre motociclisti e a filmarli con il telefonino. «Erano due uomini e una donna, non è gente di Pinzano, due parlavano italiano con accento francese - racconta -. Vedendo che stavo filmando, uno per frenare si è pure cappottato. Erano tutti senza targa». Merci li ha affrontati, due si sono allontanati, ma uno ha cercato di strappargli il telefonino facendogli cadere gli occhiali. «Ha cercato di intimorirmi in qualunque modo - continua - Mi ha spintonano con la testa, indossava il casco. Appena ho minacciato di chiamare i carabinieri è scappato anche lui».

La denuncia

E i carabinieri Merci li ha subito contattati. La prossima settimana farà denuncia e consegnerà i video. Nel frattempo ha diffuso qualche dettaglio sui motociclisti: «Quello più aggressivo ha moto e tuta verdi e bianche, parla con accento francese». Assicura che non «mollerò più un millimetro». Perché non è il primo abitante che subisce l'arroganza dei motociclisti, che diventano violenti soprattutto quando sono in gruppo. Il problema è di difficile soluzione, lo sanno le guardie forestali e lo sa anche il sindaco Emiliano De Biasio, che è stato informato dell'episodio di martedì sera. De Biasio, poi, fa parte del gruppo di volontari che si occupa della manutenzione dei sentieri, anche quelli solcati e rovinati dalle moto. Recentemente il mezzo dei volontari ha anche subito un danneggiamento (un finestrino rotto da parte di un motociclista).

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