Dirigente amministrativo svuota le casse di due scuole, sottratti 106mila euro: condannato

Due anni e sei mesi con il rito abbreviato per Francesco Giannico, all’epoca dei fatti dirigente agli istituti di Aviano e Sacile-Brugnera

Martedì 4 Luglio 2023
Dirigente amministrativo svuota le casse di due scuole, sottratti 106mila euro: condannato

PORDENONE - Aveva fatto sparire dalle “casse” di due scuole 106mila euro, approfittando del suo ruolo, quello di dirigente dei servizi generali e amministrativi nell’istituto comprensivo di Aviano e in quello di Sacile e Brugnera. Ammanchi pesanti, avvenuti tra dicembre 2015 e novembre 2019, che sono costati cari a Francesco Giannico, 61anni di Mansuè (Tv), difeso dall’avvocato Roberto Rossetti Longo: ieri il gup Rodolfo Piccin (pm Maria Grazia Zaina) lo ha condannato con rito abbreviato a due anni e sei mesi di reclusione.

Prima della sentenza l’ex funzionario ha risarcito l’istituto avianese con 12mila euro; l’ente, ha affermato l’avvocato Luciano Rizzo, ha anche potuto contare anche sui 40mila euro del Tfr di Giannico che ora sta cercando un lavoro per poter pagare i suoi debiti.


I fatti

Poco prima di Natale, nel 2019, la rappresentante legale dell’istituto comprensivo di Aviano aveva presentato denuncia per alcune migliaia di euro spariti dalla “cassa” della scuola. Un mese dopo, nel gennaio 2020, la dirigente dell’istituto superiore statale di Sacile Brugnera aveva sporto un’altra denuncia per ammanchi riguardanti la sua scuola. Subito dopo c’erano stati in ordine temporale i controlli degli ispettori del ministero dell’Istruzione, due distinti procedimenti disciplinari nel confronti dell’allora dirigente e l’apertura di un fascicolo da parte della Procura pordenonese. L’indagine ha permesso di ricostruire passo dopo passo i “prelievi” non autorizzati effettuati nel corso di 4 anni dal sessantunenne che aveva lavorato anche a San Polo di Piave, in provincia di Treviso. Seicento, mille, duemila fino a seimila euro: diverse le somme che il dirigente si accreditava sul suo conto sotto forma di compensi non dovuti. E come li abbia spesi rimane un mistero. L’ex funzionario ha detto che genericamente gli servivano per vivere, per la quoditianità insomma. Null’altro.

Il metodo

Giannico era incaricato della reggenza in qualità di dirigente dei servizi generali e amministrativi del Comprensivo di Aviano. A seguito di alcune verifiche è emersa una differenza di 12.882 euro tra il saldo effettivo di cassa e quello del conto bancario. Accertamenti che hanno portato alla luce una serie di gravi irregolarità nella gestione contabile dell’Istituto, imputabili al 61enne. Il funzionario, senza essere autorizzato dal dirigente scolastico, aveva predisposto ed emesso una decina di mandati di pagamento a proprio favore con varie causali, accreditando le somme sul proprio conto corrente personale. Per nascondere l’ammanco, Giannico registrava nel giornale di cassa dei mandati e delle reversali duplicate. Stessa modalità per i “prelievi” all’istituto di Sacile e Brugnera, con una decuna di mandati di pagamento a favore dell’allora funzionario non autorizzati e non supportati da alcuna documentazione giutificativa per complessivi 36.663 euro.

Ultimo aggiornamento: 07:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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