Focolaio in casa di riposo, torna l'incubo: 17 ospiti positivi a Castions

Venerdì 5 Novembre 2021 di Davide Lisetto
Casa di riposo Micoli Toscano a Castions

PORDENONE - Torna l'incubo del virus nelle case di riposo. Ieri nella residenza per anziani Micoli Toscano di Castions di Zoppola è scoppiato un focolaio che vede diciassette anziani ospiti positivi al coronavirus.

La struttura ha immediatamente assunto tutti i provvedimenti previsti dal protocollo riaprendo l'area-Covid al secondo piano e sospendendo le visite. Stesso provvedimento restrittivo è stato assunto, ma in via preventiva e in assenza di casi di positività, dalla casa di riposo di San Vito al Tagliamento. «Rincresce dover prendere questa decisione - ha fatto sapere il vertice della struttura - ma a fronte del ritardo della somministrazione delle terze dosi e all'incremento dei contagi sul territorio preferiamo la prudenza». E una conferma della situazione di allarme è arrivata ieri dal bollettino regionale con un boom di contagi che sono saliti quasi 500 nelle ultime 24 ore.

MICOLI TOSCANO

Nella residenza per anziani di Castions di Zoppola è ripiombato l'incubo del contagio. Il primo caso di positività era stato registrato nella giornata di martedì. Immediatamente sono scattate le misure di prevenzione e sicurezza con l'esecuzione dei tamponi su tutti gli ospiti e sul personale. Il giorno successivo, mercoledì, gli anziani ospiti positivi erano saliti a diciassette. A ieri pomeriggio fortunatamente e per effetto dei vaccini nessuno riportava sintomi seri e preoccupanti. La metà degli anziani contagiati è asintomatica. Gli altri mostrano sintomi piuttosto lievi, un uno o due casi i sintomi sono un po' più evidenti anche se non gravi. Tutti i 108 ospiti della residenza - nella prima ondata del 2020 registrò la drammatica morte di 18 ospiti, ne seguì un'inchiesta giudiziaria che nei mesi scorsi ha però archiviato il caso ritenendo che tutto ciò che fu possibile fare era stato fatto - tutti sono stati vaccinati con la doppia dose. Dai tamponi eseguiti anche sul personale, sempre a ieri, non risultavano casi di positività. La direzione della struttura ha messo in campo tutte le misure previste: prima fra tutte l'isolamento degli anziani positivi nel riaperto reparto Covid al secondo piano dell'edificio. «Abbiamo riaperto - ha spiegato il direttore della struttura, Ludovico Cafaro - l'area Covid per isolare gli ospiti che si sono infettati. Siamo costretti a sospendere ogni visita e gli ingressi. È difficile capire come il virus possa essere entrato. Durante tutto il periodo dei mesi scorsi, dopo la riapertura, abbiamo rigorosamente applicato regole e protocolli. Entravano solo i parenti muniti di green pass. Tra i fornitori e altri operatori gli ingressi sono avvenuti solo a fronte di dichiarazioni di vaccino eseguito. Tutti i nostri ospiti - aggiunge il direttore - sono vaccinati con doppia dose. E proprio in questi giorni stiamo attendendo le indicazioni per la terza dose». E su questo fronte intanto la casa di riposo di San Vito chiude preventivamente, da lunedì prossimo e per almeno dieci giorni, le porte alle visite. Una decisione maturata dalla direzione anche a causa del ritardo da parte delle autorità sanitarie della terza dose. «Il ritardo della somministrazione - ha scritto il direttore Alessandro Santoianni a tutte le famiglie - e l'incremento dei contagi ci hanno spinto a questo provvedimento. Nel periodo di chiusura ripeteremo il periodico screening di verifica con i tamponi e contiamo nei prossimi giorni di vedere somministrata la dose aggiuntiva».

STOP VISITE

«Nel periodo di sospensione delle visite il contatto degli ospiti con i familiari sarà garantito attraverso le video-chiamate a partite già da venerdì 5. Sono certo della vostra collaborazione e comprensione», ha scritto il direttore alle famiglie degli oltre 250 ospiti.
 

Ultimo aggiornamento: 13:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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