Varchi elettronici a Cordenons, le registrazioni ci sono ma non possono essere verbalizzate

Martedì 12 Aprile 2022 di Alberto Comisso
Varchi elettronici a Cordenons, le registrazioni ci sono ma non possono essere verbalizzate

CORDENONS - C'è soltanto un problema tecnico da risolvere, dopodiché le telecamere installate ai varchi di entrata e di uscita da Cordenons saranno funzionanti. Non che non lo siano adesso, ma le registrazioni dei filmati, mancando un passaggio dal punto di vista tecnico, non possono ancora essere verbalizzate dalle forze di polizia che monitorano le telecamere stesse.

Intanto gli agenti della polizia locale stanno seguendo un corso che li aiuterà a leggere i filmati e, da quelli, estrapolare le informazioni necessarie.


«Le registrazioni saranno visibili nel comando di Cordenons avverte l'assessore Lucia Buna ma puntiamo affinché possano essere disponibili anche agli agenti in servizio a Pordenone. Si tratterà soltanto di mettere a punto il collegamento wi-fi, dopodiché i due comandi comunicheranno tra loro». Diverso il discorso che riguarda le fototrappole. Dopo l'approvazione del regolamento a luglio, i tre dispositivi di cui è in possesso il Comune sono operativi sul territorio. «Le utilizzeremo a maggior ragione sottolinea Buna in diverse circostanze e ogni volta lo riterremo opportuno. È giusto, comunque, che i cittadini vengano messi al corrente, così che possano prestare maggiore attenzione in tema di conferimento dei rifiuti».


Telecamere ai varchi di Cordenons


Tornando alle telecamere intelligenti, installate in prossimità di nove varchi cittadini, l'intervento vale 200mila euro. «Ognuno - garantisce Buna - sarà poi dotato di altrettante telecamere in grado di abbinare anche visivamente la targa ad uno specifico veicolo. Di pari passo va la rivisitazione della sala di controllo nella sede del presidio della polizia locale, per essere in grado di gestire i nuovi apparati». Il progetto «rappresenta un fiore all'occhiello per quanto riguarda gli interventi nell'ambito della sicurezza. Posizionamento e logica di funzionamento sono stati completamente condivisi con le forze dell'ordine all'interno del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, primi destinatari per la gestione dei dati che saranno raccolti 24 ore su 24 e messi a loro disposizione. Se vogliamo - puntualizza Buna - si tratta di una sorta di Grande Fratello, che ci seguirà nei nostri spostamenti, ma particolare cura è stata dedicata proprio a questo aspetto: tutti i dati sono e saranno gestiti nel massimo rispetto della privacy al solo fine del controllo del territorio e per la sicurezza di tutti». Le telecamere, come ha precisato Buna a scanso di equivoci, non andranno a monitorare i parchi: per quelli ci sono altre soluzioni di controllo. Dovrebbero entrare operative entro l'inizio dell'estate, non appena anche gli ultimi tasselli burocratici saranno eliminati. «Intanto puntualizza l'assessore alla Sicurezza i nostri agenti si specializzano sempre di più e acquisiscono nuove competenze».

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