Una malattia rara ha spento il sorriso di Paola: abitava a Cordenons e aveva solo 37 anni

Venerdì 8 Gennaio 2021 di Alberto Comisso
Paola Furlanetto con il padre

CORDENONS - Il suo cuore ha smesso di battere mercoledì.

Dopo una battaglia durata cinque anni, Paola Furlanetto si è arresa a una forma di tumore rara che, partita dalle ovaie, si è rapidamente metastatizzata. Aveva 37 anni e un sorriso per tutti. «Si preoccupava più della salute e dei problemi delle altre persone che dei suoi» è il ricordo commosso di papà Paolo, che in via Sclavons ha un laboratorio di cornici. Mercoledì, al Cro di Aviano, Paola ha smesso di soffrire.


UNA MALATTIA RARA
«Mia figlia – puntualizza il padre – non si è mai lamentata. Anzi ha cercato sempre di affrontare la malattia con tenacia, comportandosi in maniera esemplare». Una forma di tumore rara, come detto, con la quale la 37enne ha dovuto convivere per cinque anni. «Io e sua madre, Marisa, abbiamo fatto il possibile per curarla. Non c’erano soldi che tenevano – non si dà pace Paolo Furlanetto – bastava che mia figlia potesse stare meglio. Ci siamo rivolti ai migliori medici oncologi: da Milano a Roma, da Napoli agli Stati Uniti. Nessuno, però, ci ha dato speranze. Ci è stato detto che per quella forma rara di cancro la ricerca sta proseguendo a piccoli passi e, tra l’altro, Paola non era operabile». Quando aveva scoperto di essere ammalata, le avevano dato tre anni di vita. «Che non avrebbe vissuto a lungo – sostiene papà Paolo – non l’ho mai detto a nessuno, nemmeno a mia moglie. Ma un medico, in particolare, era stato molto chiaro con me. Non c’erano speranze, il destino di mia figlia era segnato». Un amore smisurato, quello di Paolo e Marisa, per la loro unica figlia. Per quattro anni, prima di ammalarsi, Paola aveva lavorato nel laboratorio del padre. Poi, però, le spese erano diventate insostenibili perché padre e figlia potessero continuare a fare lo stesso mestiere, nello stesso negozio. Da lì la decisione di Paola di riprendere gli studi e di diplomarsi in ragioneria.


L’AMORE PER LA PITTURA
«Amava dipingere. Una passione che le ho voluto trasmettere – racconta il papà – e devo dire che se la cavava davvero bene. Adorava l’arte cinetica, il suo maestro è stato Ben Ormenese, pittore e scultore di Prata, di fama internazionale, scomparso sette anni fa». Il tumore, però, se l’è portata via. Troppo in fretta. «Non finirò mai di ringraziare i medici che si sono presi cura di lei, in particolare Roberto Sorio del Cro di Aviano. Nell’ultimo periodo Paola riceveva le cure direttamente a casa, grazie alla professionalità – ricorda – di un team sanitario altamente specializzato. Nonostante tutto, mia figlia è stata sempre sorridente e positiva. Fino all’ultimo».
I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio, nella chiesa di San Pietro Apostolo. La famiglia ha chiesto che, eventuali offerte, vengano devolute all’Area giovani del Cro. Parole di cordoglio sono giunte dal sindaco Andrea Delle Vedove: «Siamo vicini alla famiglia e in particolar modo al padre di Paola, militante della Lega. Sono notizie che non si vorrebbe mai sentire, a maggior ragione quando a essere strappata alla vita è una donna di soli 37 anni».

Ultimo aggiornamento: 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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