Confini chiusi tra Italia e Slovenia? I migranti fermati e rispediti oltre la frontiera sono una trentina

Domenica 29 Ottobre 2023 di Loris Del Frate
Un rintraccio di migranti

Rotta balcanica come Lampedusa. Impossibile bloccare il flusso dei migranti che spinti dalle guerre in casa, i regimi terrificanti, la paura e la fame cercano di oltrepassare il confine italiano per trovare la tranquillità. Lo ha detto chiaramente l’altro giorno il sindacato di Polizia Sap: anche con la sospensione di Shengen fermare gli irregolare non è una cosa fattibile. 


I NUMERI

Del resto lo dicono i numeri che - anche se ancora non definitivi perchè non passati al vaglio delle autorità - l’impresa è ardua. In questi sette giorni in cui i confini con Slovenia e Austria sono stato monitorati con il blocco dei veicoli, i migranti fermati e riportati in Slovenia sono stati poco più di una trentina. Trentadue per l’esattezza - rimarca una fonte informata - non certo un successone anche se c’è da dire che da mesi la Slovenia, primo confine di passaggio dei migranti visto che la Croazia di fatto si gira dall’altra parte, non si riprendeva in casa neppure uno. Il primo gruppo di sette - otto migranti è stato consegnato sul confine da una pattuglia mista italiana alla polizia Slovena che li ha fatti salire su un pullmino e riportati oltre il loro confine. Un’altra decina il giorno dopo e venerdì sono stati intercettati gli altri per arrivare ai trenta (o poco più) che sarebbero stati rispediti indietro.


LA SITUAZIONE

Difficile dire, invece, quanti sono gli stranieri che sono passati ugualmente, nonostante la sospensione di Shengen e con i valichi si confine pattugliati da Polizia, Guardia di Finanza, Esercito e Carabinieri, per un totale, seppur ovviamente a turno, di circa 300 uomini arrivati a rinforzo. Di sicuro, dicono seppur a bassa voce le Associazioni che a Trieste e Gorizia cercano di dare aiuto agli stranieri che attraversano, quelli che sono stati intercettati da loro sono più o meno un centinaio, forse qualche persona in più. Tutti sono transitati lungo i sentieri dove non hanno trovato Forze dell’ordine. Una volta attraversato e fermati in un posto che non sia appena oltre la linea confinaria, si tratta di richiedenti asilo che non possono più essere rispediti in Slovenia, ma devono essere identificati e messi in attesa per presentare la richiesta. In ogni caso quella che si è appena conclusa sembra essere stata una settimana non particolarmente importante sul fronte dei passaggi di migranti. Forse il tam tam della chiusura di Shengen ha rallentato anche gli arrivi. Almeno per ora.

Fino a quando, però, non arriverà il freddo e attraversare le montagne lungo i sentieri diventerà molto più complicato, gli arrivi non diminuiranno.


LE ATTESE

La sospensione della libera circolazione, inutile negarlo, qualche ripercussione l’ha avuta. Il tempo di passaggio del Confine per la Slovenia si è allungato a circa un’ora e mezza anche se ci sono stati momenti in cui è stato più breve, altri in cui le ore sono diventate almeno tre. Lo scotto più alto lo hanno pagato i mezzi pesanti, i Tir che in alcuni giorni erano fermi in fila sul confine in attesa che si svolgessero i controlli. Non sono mancate le proteste, anche da parte delle associazioni di categoria per il rallentamento delle merci che comporta quasi sempre perdita di guadagni. È andata meglio agli oltre 10 - 14 mila transfrontalieri che ogni giorno passano da una parte all’altra per lavoro. I rallentamenti ci sono stati, ma salvo qualche eccezione, è stata cosa da poco.


IL FUTURO

Resta da capire se il gioco vale la candela: scaduti i dieci giorni di sospensione si andrà avanti oppure sarà ripristinato Shengen? Molto dipenderà dalla situazione in medio Oriente, ma visto come stanno andando le cose tutto fa supporre che il ministro Piantedosi, in accordo con le forze politiche, in particolare quelle regionali, decida di allungare i tempi del blocco. La Lega, in particolare, ritiene che i rischi di infiltrazioni terroristiche dai Balcani siano ancora alti, ma anche Fdi è sulla stessa linea. 

Ultimo aggiornamento: 20:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci