L'Italia chiude i confini con la Slovenia. Dal Friuli Venezia Giulia, Fedriga: «Bisogna garantire la sicurezza dei cittadini»

La misura di controllo reintrodotta dal 21 ottobre

Mercoledì 18 Ottobre 2023
Foto Anda di Cristiana Missori

TRIESTE - Confini temporaneamente chiusi, l'Italia (dal Friuli Venezia Giulia) mette le "sbarre" al confine con la Slovenia. Il motivo? A spiegarlo è lo stesso presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga: «Non fa mai piacere chiudere i confini. Nessuno avrebbe voluto questo epilogo ma la situazione internazionale venutasi a creare e la stessa linea tenuta dagli altri paesi ha fatto sì che il governo prendesse questa decisione con il primo fine di garantire la sicurezza dei cittadini». «La decisione di ripristinare i controlli ai confini con la Slovenia risponde all'indifferibile urgenza di tutelare la sicurezza del nostro Paese alla luce della crescente tensione internazionale e all'indomani degli attacchi terroristici condotti da Hamas contro Israele e del riverbero della crisi mediorientale sull'Europa», ha proseguito Fedriga, intervenendo da New York, ultima tappa di una missione istituzionale negli Usa. «Va da sé che si tratta di una scelta difficile, che non fa piacere a nessuno, ma che appare talmente indispensabile da essere stata già adottata anche da altri Paesi dell'Unione»

La decisione

Ragioni quindi di sicurezza alla base della chiusura dei confini tra il Friuli e la Slovenia. La decisione presa oggi, 18 ottobre e poi comunicata al ministro dell'Interno sloveno Bostjan Poklukar dal suo omologo italiano Matteo Piantedosi. L'Italia ha deciso di attuare controlli temporanei alle frontiere con la Slovenia a causa del cambiamento della situazione in Europa e nel Medio Oriente.

Lo riporta l'agenzia di stampa slovena Sta, queste le parole di Piantedosi a Poklukar: «prevenzione del terrorismo e della criminalità organizzata», si legge in un comunicato del ministro dell'Interno sloveno.

La senatrice Tubetti: «Bene questa reintroduzione»

Immediate le reazioni della politica. Tra i primi a commentare la decisione presa dal Governo è stata la senatrice di Fratelli d'Italia Francesca Tubetti: «Nel contesto di crisi geopolitica e di recrudescenza del terrorismo islamico, bene ha fatto il governo Meloni a reintrodurre dal 21 ottobre i controlli delle frontiere interne con la Slovenia. È opportuno ricordare, a tal proposito, che la rotta balcanica ha costituito fino ad oggi un canale d'accesso all'Italia per fin troppi immigrati clandestini: dai dati del Viminale risulta che da gennaio a fine agosto siano entrati 1.700 immigrati al mese in Friuli Venezia Giulia, circa 13.600 persone in 8 mesi. È arrivato il momento di porre un argine per ridurre quanto più possibile il rischio di ritrovarsi terroristi islamici entro i nostri confini - ha concluso - La sicurezza delle famiglie e dei cittadini italiani resta prioritaria per il governo Meloni». Si aggiunge il commento del senatore di Fratelli d'Italia Roberto Menia, vicepresidente della Commissione Esteri di Palazzo Madama: «Era ora davvero che il governo decidesse di porre controlli al confine della frontiera balcanica perché attraverso questa rotta ormai era piena invasione a Trieste e Gorizia. In otto mesi in Friuli sono arrivati 16mila migranti irregolari e la situazione sta diventando insostenibile. Bene dunque questa decisione perché la difesa dell'interesse nazionale passa anche dalla protezione dei propri confini».

La deputata Serracchiani

«Si fa il necessario per aumentare la sicurezza in un momento critico, in una situazione di rischio terrorismo che coinvolge tutta l'Europa, ma non c'è compiacimento se si limita la libertà di transito e si creano disagi per i cittadini italiani. Forse qualcuno si confonde e pensa che così si fermerà la rotta balcanica, ma temo dovrà ricredersi perché ci sono aree del mondo in cui stanno crescendo situazioni di instabilità che spingono a massicce migrazioni. Le misure eccezionali vanno prese quando servono ma non sono strutturali e questa non è un vanto della destra, al contrario». Lo dichiara la deputata Debora Serracchiani, della segreteria nazionale del Pd, a proposito della decisione del governo Meloni di reintrodurre i controlli alle frontiere interne con la Slovenia.

Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 18:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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