Capannone per i test ai no vax: «E' comodo e del tutto sicuro, altrove ci sono condizioni peggiori»

Martedì 18 Gennaio 2022 di M.A.
Capannone per i test ai no vax: «E' comodo e del tutto sicuro, altrove ci sono condizioni peggiori»

SAN  MARTINO AL TAGLIAMENTO - Non ci sono solo le critiche. Non c'è solo l'azione ufficiale dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, che ha messo in moto le forze dell'ordine affinché compiano le dovute verifiche per appurare la legittimità (o meno) del centro tamponi di San Martino al Tagliamento. Ci sono anche cittadini del piccolo comune che scrivono una lettera per difendere l'operato del medico di base - Silvio Gandini - e degli altri aiutanti che sono diventati i protagonisti del drive in nascosto in campagna.
È il caso ad esempio di Giampiero Avoledo, che in realtà è di Valvasone Arzene ma che stando a pochi chilometri (quasi metri) dal centro tamponi, si è sentito di esprimere la sua vicinanza agli operatori che vi lavorano.


LA LETTERA

«Personalmente, dal momento che ho alcuni familiari che si servono di questo centro - scrive - posso assicurarvi che lo reputo estremamente comodo e sicuro. Non c'è mai stato nessun contatto con altri utenti in quanto i prelievi vengono fatti direttamente in auto. Al contrario, in altri centri ben più grossi e costosi, ci si deve mettere in fila all'aperto (e se piove o ci sono meno quattro gradi fa lo stesso), ad aspettare anche mezzora prima di essere tamponati, assieme ad altri soggetti che molte volte poi risulteranno positivi. Mi risulta che l'attività del centro avvenga sotto la supervisione del dottor Silvio Gandini che è uno stimato ed instancabile medico che ha dedicato la sua vita alla cura dei suoi mutuati andando spesse volte ben oltre a quelli che sarebbero i suoi doveri strettamente professionali».
E ancora: «Com'è noto a tutti, il Green pass non lo rilascia direttamente il medico; se a tutti i tamponati in questo centro arrivava loro regolarmente tale documento, è evidente che l'autorità preposta fosse a conoscenza di tale attività.

Il sindaco lo sapeva, nessuno è stato tenuto all'oscuro di questa situazione. Che poi venisse svolta in un capannone, al buio della campagna, questo poco importa. Non mi pare che qualche gonfiabile o casetta in legno fuori dalle farmacie sia molto più professionale o adatto all'uso. Potrebbe forse mancare, involontariamente, qualche scartoffia (l'Italia è il Paese delle carte e delle marche da bollo) ma da qui a dipingere questo centro come una realtà abusiva mi guarderei bene dal affermarlo».


IL QUADRO

Non ci sono state comunicazioni ufficiali a proposito della natura abusiva o meno del centro tamponi di San Martino al Tagliamento. Fa però testo l'opinione secca espressa dai vertici del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria pordenonese. Non solo il centro è stato definito di fatto «irregolare», ma è partita anche una segnalazione ufficiale diretta alle forze dell'ordine, ora impegnate nell'organizzazione delle verifiche sul campo. Una presa di posizione, quella dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, che cozza con le dichiarazioni rese negli ultimi giorni dal sindaco di San Martino al Tagliamento, Francesco Del Bianco, il quale ha sempre difeso il centro tamponi allestito in via Strigelle, confermando anche contatti precedenti sul tema con lo stesso Dipartimento di prevenzione. Da ricordare che in autunno lo stesso centro era stato avviato con la collaborazione di alcuni sanitari sospesi dalle proprie professioni perché non vaccinati. In seguito, grazie all'intervento del sindaco di San Martino, era subentrato il medico di base del paese.
 

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