PORDENONE - Un fiume di birra, qualcosa come 13.334.174,40 litri stoccati in un deposito fiscale di Forcate. Birra virtuale, mai arrivata a destinazione, ma ugualmente intercettata dall’Agenzia delle dogane, che ora chiede il conto per l’accisa non pagata. La sanzione è da brivido: 4,5 milioni di euro.
La storia, cominciata nel 2011, interessa molto anche a Scotland Yard e ha portato la Procura di Pordenone a indagare cinque persone per associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’accisa. In realtà la birra è solo sulla carta: i camion che partono dalla Francia non puntano verso il traforo del Monte Bianco, ma verso il tunnel della Manica, perchè sono destinati ai pub di Londra. La srl - secondo gli inquirenti - fungerebbe da società cartiera, necessaria solo a perfezionare la triangolazione Francia-Gran Bretagna-Italia.
Ultimo aggiornamento: 18:10
La storia, cominciata nel 2011, interessa molto anche a Scotland Yard e ha portato la Procura di Pordenone a indagare cinque persone per associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’accisa. In realtà la birra è solo sulla carta: i camion che partono dalla Francia non puntano verso il traforo del Monte Bianco, ma verso il tunnel della Manica, perchè sono destinati ai pub di Londra. La srl - secondo gli inquirenti - fungerebbe da società cartiera, necessaria solo a perfezionare la triangolazione Francia-Gran Bretagna-Italia.