Bollette in Friuli, è boom di richieste d'aiuto: lettere e chiamate per la fine del mercato tutelato su luce e gas

Venerdì 13 Ottobre 2023 di Camilla De Mori
Bollette in Friuli, è boom di richieste d'aiuto: lettere e chiamate per la fine del mercato tutelato su luce e gas

PORDENONE-UDINE - Dieci chiamate al giorno agli sportelli di Udine, per un totale di quasi un centinaio di Sos già ricevuti in pochi giorni, e una cinquantina a Pordenone, secondo i dati snocciolati dalla presidente della Federconsumatori friulana Erica Cuccu. Da quando, a fine settembre, i gestori hanno iniziato a mandare le lettere di avviso con le loro proposte da fare entro il prossimo 31 dicembre in vista della fine del mercato tutelato, è uno stillicidio di richieste di aiuto all’associazione di consumatori.

Perché l’arrivo delle missive, per quanto a fini informativi, sta generando «molta confusione e dubbi» nei cittadini, soprattutto quando si associa alle chiamate dei call center dediti al cosiddetto «“teleselling”, cioè a telefonate commerciali per la vendita di contratti-forniture su energia e gas, che stanno diventando sempre più insistenti, sfruttando l’incertezza del momento», come sottolineano negli uffici di Federconsumatori Fvg.

LA SITUAZIONE

Dopo svariate proroghe, infatti, salvo rinvii dell’ultim’ora, «per i clienti domestici non vulnerabili di gas naturale (famiglie e condomini)» che non hanno ancora scelto il mercato libero «il superamento della tutela di prezzo (ossia la fornitura di luce e gas a condizioni economiche e contrattuali definite dall’authority Arera ndr) è previsto per il 1° gennaio 2024, mentre per l’energia elettrica a partire da aprile 2024». D’altronde, il servizio di maggior tutela si era già concluso ad aprile scorso per le microimprese e nel 2021 per le piccole imprese. Secondo i dati in Fvg il 75,6% dei clienti del gas naturale nel 2022 era già sul mercato libero, ma ancora una buona quota (il 24,4%) era su quello tutelato. E per l’energia elettrica, come spiega Letizia D’Aronco, la percentuale dei clienti domestici in tutela superava il 30 per cento, in Friuli prevalentemente con Servizio elettrico nazionale (per Udine e Pordenone) o Energia Base (a Trieste). Come rammenta Federconsumatori, quando la «deadline definitiva» sarà superata, «solo i clienti vulnerabili (ossia gli over 75 o persone in condizioni disagiate e disabili ndr) potranno continuare a essere serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall’Autorità». 

LE LETTERE

In una delle lettere-tipo che stanno arrivando ai cittadini, la società avvisa che il 31 dicembre terminerà definitivamente il servizio di tutela e quindi quelle condizioni vantaggiose «non potranno più essere offerte da nessun operatore del mercato». «Non preoccuparti, la tua fornitura non subirà alcuna interruzione», si legge. E seguono le offerte fra cui scegliere entro il 31 dicembre: rimanere cliente della società “ics” passando al mercato libero con la miglior offerta proposta dal fornitore, o accedere al servizio di tutela della vulnerabilità o vedersi applicata in automatico un’offerta Placet di fine tutela in caso di mancata scelta. In subordine, scegliere un altro fornitore. In ballo «la differenza di prezzo potrebbe essere anche consistente - sottolinea Cuccu -. Su un metro cubo di gas, la differenza potrebbe essere anche di 10 cent. E questo, per una famiglia che consuma 1.200 metri cubi, in un anno potrebbe tradursi anche in 120 euro in più. Senza considerare la quota fissa, che incide non poco: per alcune aziende si parla di 60 euro, per altre di 140, ma ci sono società che applicano anche 720 euro all’anno per il gas. Bisogna prestare molta attenzione». Per la luce, invece, le differenze potrebbero essere «meno incisive». «Fra l’una e l’altra proposta potrebbe essere di uno, due o tre cent al Kilowatt». I consumatori che bussano a Federconsumatori, sottolinea Cuccu, sono «allarmati per il timore che la fornitura subirà una interruzione, preoccupati di incappare in qualche contratto non vantaggioso e quindi interessati a comprendere le dinamiche e le possibilità del mercato libero e che cosa avverrà nel caso in cui non si effettui nessuna scelta».
 

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