PORDENONE - Cefin Spa, così si chiamava la holding del gruppo Germacar auto Spa.
LE ACCUSE
Secondo la ricostruzione del pm Monica Carraturo, nonostante la fase negativa che la Cefin stava attraversando, anziché portare i libri in Tribunale, sarebbero stati disposti pagamenti preferenziali a favore di alcuni creditori chirografari. Ma al centro del procedimento c'era una garanzia ipotecaria concessa per finanziamenti erogati da una finanziaria per concludere i lavori della sede di Tavagnacco di Germacar, opera da 5 milioni e mezzo di euro che sarebbe stata ceduta proprio per risollevare le sorti del gruppo. Cefin, per concludere l'operazione, aveva dato come garanzia il magazzino ex Busatto di Pordenone, valore di circa 2 milioni di euro. Un'operazione, secondo la Procura, realizzata in assenza di concreti vantaggi compensativi e senza prospettive di vantaggi patrimoniali, essendo entrambe le società, al momento della stipula del contratto di finanziamento con banca Mediocredito Fvg, in grave crisi economico-patrimoniale. L'istituto di credito si era poi insinuato nella procedura concorsuale per un valore di 1,2 milioni, proprio in relazione al capannone che si trova in viale Venezia.
IL FALLIMENTO
Cefin Spa è stata dichiarata fallita il 24 maggio del 2016. Tra i creditori figuravano il fallimento Germacar auto Spa (213mila euro), Equitalia (333mila) e lo stesso Mediocredito (167mila), oltre a diversi studi legali e professionisti. Ad aggravare il dissesto anche alcuni omessi versamenti erariali di minima entità.