Artista del riciclo dà nuova vita al legno con le sue creazioni

Sabato 24 Aprile 2021 di Mirella Piccin
Artista del riciclo dà nuova vita al legno con le sue creazioni

AZZANO - La natura ci sorprende ogni giorno con l'armonia geometrica delle sue forme. A volte l'uomo riesce a cogliere questa ispirazione e a trasformarla in arte, utilizzando con creatività ciò che lo circonda. L'azzanese Daniele Giacomel, 64 anni, chiamato dagli amici simpaticamente Jack, pensionato, dopo aver lavorato nel mondo della tappezzeria e del mobile, nei suoi momenti di libertà, quando riesce a ritagliarsi un piccolo spazio per sé stesso, lo dedica al suo amore, alla sua passione: creare oggetti, o riprodurre piccoli borghi montani, marini, città del futuro con alti grattacieli, ma anche piccoli oggetti da tavola e da cucina, come i taglieri, sui quali disegna una frase o un pensiero. È proprio questo legame profondo con la natura la sua fonte di ispirazione, che lo ha portato a realizzare oggetti d'arte ricavati dal legno, spesso trovato negli scarti o dai tronchi morti: tutto è degno di essere riportato a nuova vita.


ONORE AGLI ALBERI
«Amo il riciclo creativo del legno e ritengo che sia un modo per preservare il ricordo degli alberi che lo hanno donato», afferma Daniele. Le sue sono piccole opere, quadretti con all'interno città, borghi, oggetti di arredo, come i portacandele in legno, mulini a vento.

Persona socievole, ma anche umile nell'illustrare le sue opere, Jack, da anni, si diletta a creare questi fantastici oggeti. Sono in molti, amici e non, le persone che sperano di poter prima o poi ammirare le sue opere in qualche evento, magari quest'estate. «Ci sto pensando - ammette Daniele; - sembra che le mie creazioni abbiano riscontrato un notevole apprezzamento. Ci penserò, vedremo. Nel frattempo sto terminando un mulino in legno, con tanto di pale, e un borgo, all'interno di una grande scatola di legno. Qui, nel mio piccolo ambiente, fra attrezzi e tutto quello che mi serve per creare, ci sto anche ore, soprattutto quando devo terminare qualche opera. Il legno dà profumo alla vita, gioia e forza. Da sempre, fin da piccolo, ho amato il profumo del legno, come la natura che mi circonda. Mi commuovo davanti ad un piccolo fiore che cerco di non calpestare».


FIGLIO DI IMMIGRATI
Jack è nato in Francia, ad Algrange (nella regione della Lorena), da genitori italiani emigrati per lavoro e, dopo aver trascorso qualche anno in Svizzera, tutta la famiglia è rientrata in Italia. Daniele, sposato con Paola, ha una figlia, Sara, le prime ad apprezzare la sua creatività: «Daniele, il legno, non lo lavora: sembra accarezzarlo», affermano. Spiega Daniele: «Le mie creazioni sono fatte interamente a mano, con materiali di recupero provenienti da legno, corteccia, vecchi bancali, vecchie assi, mobili buttati, bastoni, cassettine della frutta. Di conseguenza ogni pezzo è originale e unico nei dettagli. Ogni pezzo, anche lo scarto, ha una venatura propria, non si troveranno mai due pezzi di legno uguali. Questo rende ogni oggetto un pezzo unico e irripetibile. Come le piccole casette di legno natalizie, tende indiane e capanne in stile africano da appendere all'albero, ognuna ha una sua storia. Di queste ho già avuto una forte richiesta per il prossimo Natale. Come i portacandele in legno di faggio, alcuni creati con gli zoccoli dei bancali». Ma l'artigiano azzanese ci fa vedere anche altre creazioni, come il coccodrillo e la civetta realizzati con le pigne, un lavoro di pazienza che lui arricchisce con altri materiali e tecniche diverse, alcuni dipinti a mano. Famosi i suoi taglieri da cucina, in abete, acacia, rovere e faggio. Ogni pezzo di legno, per quanto malconcio, una volta tagliato e carteggiato torna a vivere con funzioni estetiche, decorative e di utilità.

Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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