Funzionario del fisco agli arresti, l'accusa: panettoni e prosciutti in cambio di informazioni riservate

Martedì 12 Maggio 2020 di Cristina Antonutti
Fabrizio Florean durante una manifestazione sportiva

PORDENONE - Un funzionario dell'Agenzia delle entrate di Pordenone agli arresti domiciliari, sospettato di corruzione per un atto d'ufficio e induzione indebita. Un secondo funzionario indagato e perquisito per l'ipotesi di abuso d'ufficio, rivelazione di segreti d'ufficio e corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. Infine, un imprenditore interdetto da qualsiasi ufficio alla Solvepi spa, la società di cui è amministratore a Prata. L'esecuzione dell'ordinanza di misura cautelare che il procuratore Raffaele Tito ha ottenuto dal gip Rodolfo Piccin scuote il palazzo dell'Agenzia delle Entrate di via dei Giardini Cattaneo a Pordenone. I finanziari del Nucleo di Polizia economico finanziaria ieri hanno eseguito il provvedimento nei confronti di Fabrizio Florean, 56 anni, di Aviano, che si occupa delle verifiche fiscali esterne con il team medie dimensioni e dell'imprenditore Gianluigi Pessotto, 52 anni, di Gaiarine, indagato in qualità di corruttore. L'inchiesta è stata avviata in seguito a una denuncia presentata dalla Direzione centrale Audit dell'Agenzia delle Entrate.

PERQUISIZIONI
L'attività si è estesa a un secondo funzionario dell'Agenzia, Olindo Colamarino, 65 anni, di Pordenone. I finanzieri ieri hanno perquisito abitazione e ufficio. Anche Colamarino, come Florean, si occupa di verifiche fiscali e svolge l'attività nelle aziende sottoposte a ispezione. Sotto la lente della Procura sono finiti i suoi rapporti con alcuni degli imprenditori che ha sottoposto a verifica. La Finanza dovrà far chiarezza su telefonate fatte prima delle ispezioni, conversazioni avute con i commercialisti, incontri avvenuti nel suo ufficio e omaggi ricevuti. «Rispetto la fase d'indagine - ha detto il suo legale, Anna D'Agostino - Lui è assolutamente sereno, pensa di aver svolto il suo lavoro in assoluta lealtà e professionalità». Se in questo caso le indagini sono ancora in fase di sviluppo, per Florean gli episodi contestati sono già circostanziati.

INFORMAZIONI PROIBITE
Florean è accusato di aver consultato le banche dati del Fisco per conto di Gianluigi Pessotto e aver chiesto a un poliziotto in pensione informazioni su un'azienda a cui era interessato l'imprenditore di Gaiarine. Si tratta di informazioni riservate, che Pessotto avrebbe compensato con strenne natalizie, ovvero prosciutti acquistati a San Daniele e panettoni ritirati a Gemona per un valore complessivo di 3mila euro. I prodotti alimentari sono stati ritirati dallo stesso Florean usando un furgone della Solvepi.

LA SPONSORIZZAZIONE
È una sponsorizzazione da 20mila euro, a favore dell'Asd Aviano calcio, di cui Florean era il tesoriere, al centro del secondo capo di imputazione. A far emergere la vicenda è lo stesso imprenditore, quando a febbraio, accompagnato dall'avvocato Francesco Santini, si è presentato spontaneamente negli uffici della Guardia di finanza per sporgere denuncia. Sottoposto a verifica fiscale, tra una sigaretta e un caffè alle macchinette entra in confidenza con Florean, che comincia a parlargli delle difficoltà economiche dell'associazione per portare avanti l'attività calcistica dei ragazzini. Nel corso dell'accertamento emerge un problema su una voce poco chiara nella busta paga dei dipendenti. Florean gli dice di stare tranquillo, che si può chiudere un occhio ed evitare future verifiche fiscali. Il prezzo? Una sponsorizzazione da 20mila euro all'Asd Aviano, che l'imprenditore ottiene di pagare a rate. A dicembre 2019 il primo bonifico da 5mila euro, oltre ai 1.100 euro di Iva. Poi la decisione di andare dai finanzieri.

SPAZZACORROTTI E SOSPENSIONE 
L'imprenditore - ed è il primo caso a Pordenone - beneficerà della legge spazzacorrotti che tutela chi, pur avendo preso parte a episodi corruttivi, li denuncia entro quattro mesi dalla commissione del reato o prima che la Procura cominci a sottoporlo a indagine. Immediata la reazione dell'Agenzia delle entrate, che a poche ore dall'esecuzione dell'ordinanza cautelare ha sospeso Florean e si è dichiara pronta a «ad assumere ulteriori misure, sanzionatorie e risarcitorie». 

LA TRASFERTA DA PRATA
Una trasferta in provincia di Udine con il furgone della Solvepi spa di Prata, serbatoio piene e due tappe: una a Gemona per caricare 65 panettoni, l'altra a San Daniele per prendere 91 chilogrammi di prosciutti. A guidare il mezzo è Fabrizio Florean, che tornerà in provincia di Pordenone con prodotti alimentari per un valore di circa 3mila euro. Secondo gli investigatori, i doni di Natale, visto che era metà dicembre 2019, sarebbero stati il compenso ricevuto dal funzionario dell'Agenzia delle entrate per aver fornito all'imprenditore trevigiano Gianluigi Pessotto informazioni che potevano essere ottenuto soltanto con un accesso alla banca dati del Fisco. È questo il motivo che ha spinto la Procura a indagare Florean per corruzione e Pessotto per avergli promesso i doni in cambio di informazioni riservate.
Pessotto è il titolare della Solvepi, azienda di Prata specializzata nelle forniture industriali e artigianali di diluenti, solventi, abrasivi, collanti e sigillanti, prodotti per imballaggio e attrezzature per il settore del mobile. Pessotto ha altre due società, oltre che la possibilità di investire in altri settori. È per questo che all'amico Florean spesso chiede consigli. Secondo la Guardia di finanza, i consigli sarebbero andati oltre. Florean avrebbe consultato dati sulle condizioni finanziarie di alcune società (dati anagrafici, fiscali e sui redditi) e che sono a sua disposizione soltanto per motivi di lavoro e avrebbe chiesto anche a un poliziotto in pensione di raccogliere informazioni su un'azienda a cui Pessotto era interessato.
L'avvocato Guido Galletti ridimensiona. «L'ordinanza è fortemente rivedibile in sede di Riesame», si limita a osservare annunciando un ricorso contro la misura cautelare che prevede l'interdizione dall'attività per il suo cliente. È convinto che Pessotto potrà chiarire tutto in sede di interrogatorio di garanzia, durante il quale la difesa annuncia che saranno fatte importanti precisazioni.
Il rapporto tra funzionario e imprenditore (Paolo Dell'Agnolo, legale di Florean, sottolinea che sono amici di vecchia data) emerge perchè gli investigatori del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Pordenone stanno intercettando Florean. È così che ascolto Florean mentre dice a Pessotto di «lasciar stare» perchè la società su cui vorrebbe investire ha perdite o non ha possibilità di sviluppo. Che sia un sistema a cui il funzionario ricorre spesso emerge anche dal fatto che in un'occasione spiega a Pessotto che non può aiutarlo, perchè è in ferie e se interroga la banca dati genera un segnale di intrusione.
Anche il ritiro di prosciutti e panettoni è stato intercettato. «Carico la roba e ti riporto il furgone», dice il funzionario scherzando sul fatto che gli tocca fare da fattorino.

L'imprenditore gli specifica che i ritiri da fare sono due. Che Pessotto sapesse dove Florean doveva andare a prendere i generi alimentari, è confermato dal fatto che le fatture degli acquisti vengono consegnate alla Solvepi di Prata. Erano omaggi per fornitori e dipendenti della società? Lo stesso gip Rodolfo Piccin nutre dei dubbi sull'episodio. Non è stato provato, infatti, che Florean abbia tenuto per sè i generi alimentari. Fatta eccezione per un panettone particolare che aveva trovato per una collega.

Ultimo aggiornamento: 15:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci