PADOVA - Questa volta non ci sono brutte sorprese. Se la vaccinazione degli anziani è stata sospesa fino a giovedì per l'esaurimento delle scorte Pfizer, la campagna di massa sui settantenni può invece continuare a pieno ritmo. Ieri sono infatti arrivate a Padova 17 mila dosi del siero AstraZeneca che consentiranno di proseguire la somministrazione a tutti i nati tra il 1942 e il 1951. Tre giorni fa gli oltre novemila appuntamenti disponibili erano stati bruciati in poche ore ma intanto questo pomeriggio scatterà un'altra corsa alle prenotazioni.
IL CALENDARIO
Negli ultimi giorni sono arrivate anche settemila dosi del vaccino Moderna mentre mercoledì sono attese a Padova le tanto agognate 19 mila dosi Pfizer. Queste forniture consentiranno di ripartire da giovedì mattina con le prime dosi agli ultraottantenni ma anche ai disabili e agli altri soggetti considerati fragili. Proseguiranno anche in questi giorni senza problemi, invece, i richiami per gli anziani: le seconde dosi erano state appositamente messe da parte per essere somministrate dopo 21 giorni. Per vaccinare i sessantenni e le altre decadi più giovani bisognerà invece attendere le settimane successive.
I MEDICI DI BASE
Resta da sciogliere il nodo dei medici di base. Erano stati precettati per vaccinare i pazienti di età compresa tra i 70 e i 74 anni e molti di loro non hanno preso affatto bene la decisione dell'Ulss di aprire le prenotazioni all'intera fascia 70-79 anni. «Ma noi come facciamo a sapere quali nostri pazienti sono stati vaccinati e quali no?» è l'interrogativo più diffuso tra i medici di famiglia. A farsi portavoce dell'irritazione e del disorientamento di molti camici bianchi è Domenico Crisarà, segretario provinciale Fimmg: «Noi siamo a disposizione ma ci dicano esattamente chi dobbiamo vaccinare. Serve chiarezza e organizzazione». Alcuni medici hanno cominciato a ricevere i settantenni (ad Abano, Vigonza e Maserà, per esempio) ma sono casi isolati. Un sondaggio interno della Fimmg dice che il 98% è pronto a vaccinare e intanto i telefoni suonano di continuo. I pazienti non sono poi così' tanto pazienti.
I NUMERI
Ieri sono stati registrati altri 374 nuovi contagi e tre decessi. È questo il contesto in cui oggi restano aperti i centri di Padova (Fiera e San Massimo), Este e Cittadella: saranno vaccinati 1.500 settantenni. Altri mille saranno vaccinati domani in Fiera. Al lavoro in questo giorno di festa ci sono oltre 150 sanitari tra personale dell'Ulss, dell'Azienda e della Croce Rossa.
Tra i tanti settantenni che oggi riceveranno il vaccino come regalo di Pasqua c'è Ezio Busato, pronto a farsi accompagnare dalla figlia alle 11.30 in Fiera. Noto commercialista con lo studio in piazza De Gasperi, revisore dei bilanci di molte grandi aziende, non vede l'ora: «Pensavo che mi sarei vaccinato a fine aprile, poterlo fare così presto è stata una sorpresa. Ho colto al volo l'occasione. Era un click-day - sorride - come quelli a cui siamo abituati per i concerti e per altri grandi eventi. Dopo aver prenotato ho visto che nel giro di pochi minuti era già tutto esaurito. Un anno fa - ricorda Busato - la Pasqua era stata anche peggio perché di questo virus si sapeva ben poco. Ora invece lo conosciamo e il vaccino ci permetterà di superare tutto ciò, intanto io continuerò a portare la mascherina e a rispettare ogni regola». Prima il vaccino, poi il pranzo in famiglia. Una Pasqua comunque indimenticabile.