Padova. Alloggi per studenti universitari, la ministra Bernini replica ai sindacati: «Già attivati 291 posti letto in più»

Giovedì 5 Ottobre 2023 di Marco Miazzo
La ministra Anna Maria Bernini (al centro) in visita al Bo

PADOVA - Il diritto allo studio rimane terreno di scontro tra le rappresentanze studentesche e il governo.

Il tema caldo è sempre quello della residenzialità e ieri il ministero dell’Università ha diffuso una nota ufficiale per rispondere alle accuse degli studenti padovani. Il dicastero guidato dalla forzista Anna Maria Bernini da un lato ribadisce l’impegno nell’aumentare i posti letto e dall’altro rivendica l’obiettivo già centrato di aver aggiunto da quest’anno accademico oltre ottomila posti letto in tutta Italia di cui 291 a Padova.

GLI ATTACCHI

L’inizio dell’anno accademico, lunedì, è stato salutato dalle proteste in tenda del sindacato Udu che davanti al Bo si è scagliato contro carovita e mancanza di posti letto. Sulla residenzialità universitaria gli studenti avevano accusato Bernini di aver tradito le promesse fatte loro a maggio, quando dopo undici giorni di presidio in tenda avevano avuto modo di incontrare la ministra. «Ci aveva promesso 8mila posti letto entro l’inizio dell’anno accademico, al 2 ottobre ci troviamo senza un posto letto nuovo in più, con solo alcuni grazie ai finanziamenti dati ai privati». Così denunciava il coordinatore Udu Domenico Amico.

LA REPLICA

Accuse che però Bernini non accetta e smentisce nettamente con un documento inviato al Gazzettino. «Il ministero dell’Università e della Ricerca tiene a precisare che gli 8mila posti letto aggiuntivi annunciati dal ministro Anna Maria Bernini sono disponibili. Con esattezza la disponibilità totale raggiunta è di 8.533 posti letto – attesta il documento ministeriale –. Si tratta, è da ribadirlo, di numeri a livello nazionale. Guardando alla provincia di Padova sono 291 i nuovi posti letto su cui gli studenti potranno contare all’inizio dell’anno accademico 2023/2024 che si aggiungono a quelli già esistenti. Il Mur, in un approccio di trasparenza, nei giorni scorsi ha provveduto a pubblicare la mappatura completa di tutte le nuove disponibilità nazionali sul proprio portale web. L’amministrazione è ora impegnata a raggiungere il target di 60mila posti letto entro il 2026 previsti dal Pnrr».

I NUMERI

Nel dettaglio, dei 291 posti letto 87 sono quelli erogati da Università ed Esu (Azienda regionale per il diritto allo studio universitario) e 204 quelli da altri soggetti privati, di cui 40 in convenzione con Esu. Tanti sono poi i progetti per nuovi studentati futuri. Esu ha 172 posti letto in più rispetto all’anno scorso e altri 474 sorgeranno in via Belzoni; in consiglio comunale si tratta per 255 letti in via Turazza e di altri studentati all’ex Cooperativa tipografica in via Sarpi, nell’area ex Rizzato in via Venezia e in via del Pescarotto.
Tanti anche i privati interessati: all’ex Ifip verranno realizzati 452 posti letto e 550 nell’area ex Pp1. Infine il Bo entro il 2025 metterà a disposizione 850 posti letto in più. Secondo gli studenti il 2025 è però una data troppo distante e – hanno annunciato i sindacati – le proteste proseguiranno perché servono risposte immediate. Negli scorsi giorni il collettivo Spina ha organizzato delle incursioni a palazzo Liviano e a palazzo Wollemborg, affiggendo uno striscione con scritto “affittasi” per ribadire l’urgenza della crisi abitativa in corso.

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