Saonara. Raggiro al prete da 162 mila euro, la Diocesi è al fianco di don Valentino

Venerdì 12 Gennaio 2024 di Nicola Benvenuti
Foto Pexels Mikhail Nilov, parrocchia di Saonara

SAONARA (PADOVA) - «Questa triste vicenda, ci dice ancora una volta quanta attenzione ci viene richiesta a tutti i livelli, come singoli e come comunità». A parlare è l’ economa diocesana Vanna Ceretta. Ed aggiunge: «Siamo vicini e stiamo collaborando strettamente con don Valentino e se c’è un aspetto che in qualche modo ci conforta è vedere la risposta degli organismi parrocchiali che si sono stretti attorno al parroco, pronti a condividere il peso di quanto accaduto. Camminare insieme nella stima e nell’aiuto reciproci è uno dei segni di una comunità cristiana matura». Un appello all’unità dalla Curia che forse è pure superfluo a Villatora di Saonara, dove intorno al parroco truffato con una attività di “smishing”, si è levato un cordone di protezione e di riservatezza che dicono dell’affetto che la comunità ha per il suo parroco.

LA TRUFFA

Nessuno delle persone che hanno responsabilità in parrocchia intende aggiungere altro alla pur ampia relazione che con trasparenza è stata data ai parrocchiani, spiegando con puntualità la truffa informatica ai danni della parrocchia di Villatora, avvenuta lo scorso 18 dicembre. Nel caso specifico tramite un messaggio truffaldino, che chiedeva immediata verifica di un bonifico disposto sul conto corrente della parrocchia, è stato attivato un sistema di messaggistica, coadiuvato dall’intervento telefonico di un sedicente operatore per la sicurezza informatica della banca, che al parroco sembrava aver dato prova di essere davvero un incaricato dell’istituto bancario che ha portato alla sottrazione di un’ingente somma di denaro dai due conti correnti, tramite reiterate operazioni di prelevamento senza la disponibilità fisica del bancomat, la cui conferma è stata carpita in modo fraudolento. La sottrazione ha comportato un ammanco complessivo di 162.600 euro, 45.100 dal conto del centro parrocchiale e 117.500 da quello della parrocchia, senza che alcun blocco automatico impedisse i ripetuti prelievi effettuati da cinque sportelli bancomat di due diverse filiali di Napoli dell’Istituto di credito. L’ingente somma presente sul conto corrente della parrocchia costituiva il frutto di quanto raccolto e risparmiato in vista di interventi di manutenzione sulle opere parrocchiali e della realizzazione programmata di un magazzino.

Si è trattato sicuramente di una operazione ben organizzata ed avvenuta la sera di lunedì 18 dicembre, con la banca di riferimento della parrocchia chiusa, tanto che il giorno successivo gli addetti dell’istituto di credito presso il quale sono aperti i conti della parrocchia e del patronato, hanno subito capito che c’era stata una truffa, avvisando il sacerdote che subito ha infornato il consiglio parrocchiale per gli affari economici, la Curia ed è poi passato a sporgere denuncia. Le indagini sono in corso, con la collaborazione di don Sguotti, ma anche della banca oggetto della truffa, presso la quale la parrocchia ha già presentato un reclamo, evidenziando forse anche alcune lacune dal punto di vista della sicurezza dei conti a livello digitale. Nella giornata di ieri, a Saonara, si è anche svolta la congrega periodica dei preti del vicariato di Legnaro, cui appartiene anche la parrocchia di Villatora, incontro al quale ha preso parte anche don Sguotti, molto provato dalla vicenda, al quale è stata dimostrata stima e solidarietà dai confratelli. Don Valentino, classe 1958, originario di Pontelongo, ordinato prete nel 1983, era arrivato nel 2013 a Villatora di Saonara, al termine del periodo di direzione del Centro missionario della diocesi di Padova. Precedentemente don Sguotti aveva fatto esperienza diretta sul campo, come missionario fidei donum in Ecuador. Nel giugno 2018 aveva declinato egli stesso la nomina a direttore dell’ Ufficio Missionario Nazionale, preferendo proseguire l’incarico di parroco. 

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