Bus e tram, territorio dei portoghesi: su 300mila euro dovuti solo 98mila recuperati

Lunedì 5 Luglio 2021 di Alberto Rodighiero
Messi pubblici a Padova
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PADOVA - Lotta all'evasione, letteralmente. In 15 anni Aps Holding prima e Busitalia Veneto poi, hanno incassato appena 1.475.235,43 euro dalle multe elevate a chi viaggia senza biglietto. Questo significa che, ogni anno, si riesce a recuperare da questa voce poco più di 98.300 euro. Un dato a suo modo drammatico se si conta che la voce portoghesi pesa sui bilanci aziendali per circa 1,5 milioni di euro all'anno.
La cifra emerge da una determina del settore Polizia municipale che, in virtù di una legge regionale, deve trattenere il 30% delle sanzioni elevate dai controllori di Busitalia.

A contribuire a questi numeri niente affatto entusiasmanti c'è soprattutto una circostanza: la percentuale di chi paga le multe elevate all'interno di bus e tram è ampiamente al di sotto della soglia del 50%. Un report di qualche tempo fa sul lavoro dei verificatori ingaggiati dall'azienda, spiega che, addirittura, solamente 1 multato su 3, alla fine onora la sanzione. In teoria, quindi, nelle casse del Comune e dell'azienda che gestisce il trasportò pubblico in città - dovrebbero arrivare circa 300.000 euro all'anno, di fatto non si arriva a 100.000.

I CONTROLLORI

Come se non bastasse, i controllori lamentano anche un altro fenomeno. Circa 2 multati ogni 10, dichiarano ai controllori di non essere in possesso di un documento di riconoscimento. A fronte di questo, le generalità che forniscono al personale di Busitalia, praticamente sono sempre fasulle. Una volta ritornati nei loro uffici e fatti i controlli di rito, i controllori devono praticamente sempre fare i conti con nomi di fantasia e identità inventate di sana pianta. Un fenomeno particolarmente grave anche alla luce dell'emergenza Covid. Quest'anno, per esempio, Busitalia dovrà vedersela con i costi legati all'aumento delle corse scattato a gennaio per garantire il distanziamento sociale, un'utenza che non è ancora ritornata ai livelli pre-pandemia e con l'incertezza sugli aiuti del governo che l'anno sorso hanno consentito di mettere in sicurezza i bilanci.

L'ASSESSORE

«Effettivamente, quello dell'evasione è un problema non indifferente per il trasporto pubblico ha commentato ieri l'assessore alla Mobilità Andrea Ragona Anche perché, appunto, solamente un multato su 3 alla fine paga la sanzione che gli viene comminata dai controllori». «Detto questo ha aggiunto l'esponente di Coalizione civica In collaborazione con Busitalia ci stiamo muovendo su due fronti. Da un lato facendo largo uso dei verificatori su moltissime corse ogni giorno. Con la loro presenza, infatti, oltre a sanzionare che viaggia senza biglietto, i controllori rappresentano un elemento di dissuasione nei confronti di chi intende salire sui mezzi pubblici senza pagare». 
«Poi l'introduzione del biglietto elettronico e la vendita dei titoli di viaggio a bordo ha concluso l'assessore danno la possibilità di viaggiare regolarmente anche a chi non è riuscito ad acquistare il biglietto prima di salire sui mezzi. Di fatto, dunque, chi viaggia in bus o in tram senza averne titolo è perché lo fa per una scelta consapevole».

LA CONTROMISURA

Per contrastare il fenomeno dei mancati pagamenti di biglietti e abbonamenti, in passato Busitalia ha messo in campo una serie di contromisure. Nel 2017, per esempio, all'interno di bus e tram, erano stati schierati i rangers. Si trattava, in buona sostanza, di 9 guardie armate che viaggiavano a bordo dei mezzi pubblici per contrastare il fenomeno dei portoghesi. Si piazzavano davanti alle porte d'entrata e, uno a uno, controllavano il biglietto a tutti quelli che salivano a bordo. L'esperimento, però, non è andato a buon fine. Busitalia Veneto, infatti, dopo un breve periodo ha deciso di non rinnovare il contratto ai due istituti di vigilanza che si erano aggiudicati il servizio. Il motivo? La società che gestisce il trasporto pubblico a Padova e Rovigo è stata letteralmente sommersa dalle proteste da parte di decine e decine di utenti. I modi eccessivamente spicci e polizieschi dei rangers hanno indispettito non poche persone. Insomma se da un lato, la presenza delle guardie giurate aveva ridotto in maniera sensibile il numero dei portoghesi, dall'altro nell'utenza si era creata una certa insofferenza nei confronti di queste presenze. 
 

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