Nuova Terapia intensiva all'ospedale di Camposampiero, è costata 5 milioni. Il dg: «Pensate per far fronte a una crisi pandemica»

Lunedì 29 Maggio 2023 di Redazione Web
Inaugurazione della nuova Terapia intensiva di Camposampiero

CAMPOSAMPIERO (PADOVA) - Nuove Terapie intensive per l’ospedale Pietro Cosma di Camposampiero, frutto di un intervento di ristrutturazione e messa a norma costato 5 milioni di euro e un anno di lavori: l’opera è stata inaugurata stamane, 29 maggio, dal direttore generale dell’Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna e dall’assessore alla Sanità e ai Servizi sociosanitari della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin, alla presenza della Direzione strategica dell’Ulss 6, della Direzione ospedaliera e del personale di reparto.

I lavori hanno interessato un’area di 1.150 metri quadrati per un importo complessivo di 5.005.000 euro di cui 3.745.000 di lavori, 1.045.000 di attrezzature e 215.000 di mobilio e arredi, coperti questi ultimi da bilancio Ulss 6. Il nuovo reparto di Terapia intensiva risulta così composto da 10 posti letto, potenziato in termini di postazioni degenti e reso flessibile, capace cioè di far fronte a eventuali situazioni di crisi pandemica o comunque di ospitare degenti infetti senza precludere al contempo la possibilità di ospitare pazienti non infetti; il reparto appare rinnovato sotto il profilo normativo e funzionale e adeguato alla più recente normativa antincendio. Il progetto ha previsto la sostanziale riorganizzazione e ristrutturazione del piano rialzato blocco D dell’Ospedale di Camposampiero, con la realizzazione di 10 posti letto in camera singola, di cui 5 dotati di filtro infettivi al fine di permettere il ricovero di pazienti con patologie virali.

«Oggi è una gran bella giornata – ha detto Fortuna - perché ogni inaugurazione porta con sé un carico di energia e di entusiasmo: modernissime opere strutturali accrescono ulteriormente la possibilità di offrire performance terapeutiche al passo con i tempi, senza naturalmente lasciare in secondo piano l’umanità che deve sempre contraddistinguere l’atto medico, soprattutto in un luogo complicato e delicato qual è la terapia intensiva.

Ringrazio tutti coloro che hanno permesso la realizzazione dell’opera in tempi molto rapidi, così come ringrazio il team multidisciplinare formato da tecnici e clinici che hanno progettato le nuove Terapie intensive, quanto di più all’avanguardia vi sia nel panorama ospedaliero, tanto da essere indicate a modello da un'importante rivista di settore».

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