II t-red incastra i furbetti del rosso: "strage" di multe in città Ecco dove

Domenica 18 Ottobre 2020 di Mauro Giacon
II t-red incastra i furbetti del rosso: "strage" di multe in città Ecco dove
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PADOVA - Al ponte Isonzo, al Bassanello, meglio non distrarsi. E neanche avere fretta. Sia che si debba andare dritti in strada Battaglia, o alla Guizza o ancora al ponte Scaricatore facendo la discesa a sinistra che poi porta di nuovo verso il centro.  Perché se uno lì oltrepassa la riga bianca di arresto oppure prende un rosso è automatico che scatterà la multa. Che è di 163 euro, ma comporta anche la decurtazione di 6 punti dalla patente.

Se passa la linea bianca sono 41 euro e 2 punti.


Il t-red, l’apparecchio che segnala questo tipo di infrazione, installato nel novembre del 2019, ha fatto una strage di automobilisti finora. Nei primi 8 mesi dell’anno l’occhio elettronico piazzato tra Ponte Isonzo e via Vittorio Veneto, in direzione della Statale Adriatica (dritto) e del ponte Scaricatore (svolta a sinistra) ha rilevato 1.950 infrazioni che sono quelle che fanno la differenza con l’analogo periodo dell’anno precedente. Alle quali vanno aggiunte le 806 multe del 2019. E meno male che ci sono stati tre mesi di stop per il coronavirus, altrimenti il bilancio sarebbe stato ancora peggiore. 
IL RECORD
L’incrocio Ponte Isonzo-via Vittorio Veneto è sempre molto trafficato, essendo un punto di snodo cruciale verso Abano, Battaglia e la Guizza. Nel dettaglio sono state 604 le infrazioni commesse da chi girava a sinistra, verso il centro città per intenderci. E bene 1.3476 per chi ha superato con il rosso scendendo verso strada Adriatica o per la nuova strada della Guizza.
«L’amministrazione non mette i t-red a caso - ricorda il comandante Lorenzo Fontolan - lo facciamo solo nei posti dove sono avvenuti i maggiori incidenti o quelli in cui vi è una potenzialità di pericolo maggiore». Se lo facessero anche negli altri il Comune diventerebbe ricco stante la propensione di molti padovani di superare la linea bianca di arresto soprattutto in caso di svolta al semaforo. In ogni caso il Comando di Polizia locale, ha individuato le due nuove località sulla scorta dell’analisi dei dati sui sinistri rilevati negli ultimi anni. E gli incroci prescelti sono stati entrambi teatro di oltre una quindicina di incidenti stradali nel corso di un quadriennio, risultando tra quelli più pericolosi. Quindi ci ha piazzato questo apparecchio smontandolo dalle vie Chiesanuova e della Biscia, in direzione Vicenza (ce ne sono altri tre in quella direzione).
VIA TRIESTE
E visto che parliamo di traslochi questa settimana si chiudono i primi sette giorni di esercizio per il T-red piazzato fra via Trieste e via Gozzi, con direzione di marcia via Ugo Bassi (dritto) e via Tommaseo (svolta a sinistra). Prima si trovava all’incrocio tra via Friburgo e via San Marco, ma la chiusura del passaggio a livello, non prevede più la presenza dell’impianto semaforico.
La zona è particolarmente delicata. L’intersezione Trieste-Gozzi è caratterizzata da un intenso flusso veicolare, anche con una notevole presenza di mezzi pubblici urbani ed extraurbani. Ci sono già stati due incidenti mortali su quell’incrocio. Ebbene i dati finora sono confortanti. La media delle infrazioni si aggira fra 1 e 3 multe al giorno.
GLI ALTRI
Per quanto riguarda il resto degli apparecchi nel grafico si possono leggere bene dove sono piazzati i t-red e dunque come evitarli. Si trovano lungo le radiali di ingresso e in punti particolarmente nevralgici del centro cittadino. Sono 11 e dalla loro attivazione, nel settembre 2017, hanno accertato oltre 10mila violazioni al Codice della Strada, vale a dire una media di circa 17-19 multe al giorno: meno di 2 sanzioni per dispositivo. 
La postazione che ne ha rilevate di più è quella tra via Vicenza-via Digione (in uscita dal centro verso Chiesanuova) che ha preso il posto di Tommaseo-Corso del Popolo, mentre quella con minore attività è quella tra via Trieste-Corso del Popolo.
 

Ultimo aggiornamento: 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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