«Rapinato a due passi da Prato della Valle, ho avuto il coraggio di rincorrerli»

Domenica 4 Ottobre 2020 di Marco Aldighieri
Il fatto è avvenuto in una zona controllata dalle pattuglie

PADOVA - Doveva essere un tranquillo venerdì sera da trascorrere in piazza dei Signori con gli amici. Invece per due studenti universitari si è trasformato in un incubo. Mentre passeggiavano tra via Manzoni e via Sanmicheli, a un passo dal Prato della Valle, sono stati rapinati da tre giovani dal volto travisato e armati di coltello. La dinamica dell’aggressione, accaduta poco dopo le 21, è tutta nel racconto di una delle due vittime: Nicolò Bertin, 22 anni iscritto alla Facoltà di Economia a Padova. Volto pulito da bravo ragazzo, è stato grazie al suo coraggio che i carabinieri hanno potuto assicurare alla giustizia due dei tre banditi. Il terzo si è dato alla fuga, ma i militari gli stanno dando la caccia.

LA DINAMICA
Nicolò abita con la famiglia nel quartiere di Santa Rita, incastonato tra piazzale Pontecorvo e il Prato della Valle. Una zona della città considerata tranquilla. Come è sempre stato solito fare, venerdì sera insieme all’amico Riccardo studente di 22 anni all’università di Udine, si è recato a piedi nelle piazze del centro: attraversando il Prato il tempo di percorrenza è di una ventina di minuti. «Stavamo passeggiando tra via Manzoni e via Sanmicheli, quando Riccardo si è accorto di tre ragazzi che ci stavano seguendo. Noi abbiamo proseguito per la nostra strada, ma loro hanno accelerato il passo». Nicolò, nonostante lo choc è riuscito lo stesso a dormire, ma seduto nel soggiorno di casa ricordare quegli attimi non è stato facile. «È stata una frazione di secondo - ha proseguito - e uno dei tre, tutti avevano il cappuccio delle felpe nere calati sulla testa vedovo solo i loro occhi, ha estratto un coltello. La lama era lunga venti centimetri e ci ha intimato di consegnargli i soldi. Io allora ho urlato chiedendogli cosa volessero da noi. A questo punto un bandito mi ha spinto a terra e un altro ha placcato da dietro il mio amico. Gli abbiamo allungato rispettivamente 40 e 50 euro, poi sono fuggiti».

LA CATTURA
A questo punto della rapina Nicolò mostra tutto il suo coraggio. «A ripensarci - ha giurato - forse non avrei dovuto farlo, ma mi sono messo a inseguirli. E poi mi avevano lasciato il telefono cellulare così ho chiamato il 113 e al poliziotto della centrale operativa della Questura ho indicato dove erano diretti. A un certo punto li ho persi di vista, tra le vie Donatello e Briosco. Io e Riccardo siamo arrivati in via Orto Botanico e qui l’agente ci ha detto di fermarci. Quindi lentamente ci siamo diretti verso piazza del Santo». Questa zona del centro, venerdì sera, era sotto il controllo dei carabinieri e infatti i due studenti hanno subito notato vicino alla Basilica tre “Gazzelle” dei militari e una “Pantera” della polizia. In una macchina dell’Arma c’erano due dei tre rapinatori. Il terzo è riuscito a fuggire. I carabinieri li hanno bloccati davanti alla “Casa del Pellegrino”. In manette sono finiti Zakaria Zahouani, marocchino di 19 anni di Montagnana, e il complice e connazionale Haitam Lakhlifi 20 anni di Casale di Scodosia. Il coltello non è stato ritrovato. È possibile che i tre banditi incappucciati, prima di aggredire Nicolò e il suo amico, abbiano messo a segno un’altra rapina.

In tasca oltre ai 90 euro rubati ai due studenti, avevano anche altri 50 euro. Il padre di Nicolò: «È incredibile come si permetta a certa gente di girare armata per le nostre strade». Il figlio: «Una cosa è certa, la prossima volta per andare in centro cambierò strada». 

Ultimo aggiornamento: 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci