Sparò al ladro, si è pentito: per il macellaio Onichini sì agli arresti domiciliari

Giovedì 19 Gennaio 2023 di Marco Aldighieri
IL MACELLAIO - Walter Onichini ancora in carcere insieme al suo avvocato Ernesto De Toni

PADOVA -  «Mi dispiace e mi sono pentito». Così il macellaio Walter Onichini, ieri davanti al presidente del Tribunale di sorveglianza di Padova Linda Arata, per chiedere l’affidamento in prova. Condannato in via definitiva a 4 anni, 10 mesi e 27 giorni di reclusione per il reato di tentato omicidio, perché sparò a uno dei tre ladri entrati a casa sua il 22 luglio del 2013 a Legnaro, comune di 10 mila abitanti a sud della città, vuole scontare la sua pena a casa per aiutare economicamente la famiglia e poter andare a lavorare. 
Ma il procuratore generale Marina Ingoglia ha detto di no alla richiesta di affidamento in prova formulata dall’avvocato Ernesto De Toni, dando invece il suo benestare agli eventuali arresti domiciliari. Tra una decina di giorni il Tribunale dovrebbe decidere, intanto Onichini ha fatto rientro nella sua cella della casa di reclusione Due Palazzi di Padova. Il macellaio ha già scontato diciannove mesi dietro alle sbarre.

In carcere non è stato ammesso a nessun programma di lavoro e per lui le giornate sono lunghissime. Inoltre non può frequentare tutti gli spazi dedicati ai reclusi, per problemi legati alla sua incolumità.


IL FATTO
All’alba del 22 luglio 2013 Walter Onichini, svegliato da alcuni rumori al pian terreno della sua abitazione di Legnaro, aveva imbracciato il fucile e vedendo tre persone che cercavano di fuggire da casa sua, aveva sparato dal balcone. Uno dei tre ladri, l’albanese Elson Ndreca, era stato colpito alla milza e al rene sinistro, subendo una perforazione gastrica. Poi, aveva raccontato Onichini, se l’era caricato in macchina per portarlo in ospedale. Per la Cassazione quella era una versione «inattendibile». Secondo la pubblica accusa e i giudici supremi, infatti, Onichini voleva disfarsene credendolo morto e scaricandolo in un campo da cui il ladro era riuscito a salvarsi solo grazie all’aiuto lanciato da un passante che, ore dopo, l’aveva visto agonizzante. Cassata quindi anche la legittima difesa. 
«Penso sempre a quel giorno - ha detto ieri Onichini davanti al giudice del Tribunale di sorveglianza - che ha cambiato la mia vita e quella della mia famiglia. In quel frangente ero stato preso dal panico. Mi dispiace e mi sono pentito. Sono pronto a dedicarmi al volontariato». In caso di affidamento in prova infatti, Onichini avrebbe dovuto dedicarsi al volontariato per alcune ore al giorno. Poi avrebbe potuto andare a lavorare nella macelleria della sorella Chiara, in provincia di Venezia, e nell’azienda sua e della moglie a Camponogara sempre nel veneziano. La compagna del macellaio non sta bene e non riesce a curarsi nel migliore dei modi perché deve seguire i due figli. 


IL LADRO 
Ndreca, ladro di professione, da Milano era venuto a casa di Onichini proprio per commettere il colpo e per questo era stato condannato a 3 anni e 8 mesi di carcere. Non ha però scontato neppure un giorno di carcere perché è irreperibile. Ndreca si era anche costituito parte civile nel processo a Onichini, chiedendo e ottenendo un risarcimento danni di 24.500 euro. Soldi che il macellaio non riesce a versare perché l’albanese si è volatilizzato. Ndreca a sua volta dovrebbe risarcire il macellaio con 15 mila euro, oltre ai 5 mila euro per le spese processuali. Ma non è finita qui perché il ladro il prossimo 8 di marzo dovrebbe presentarsi davanti al Gup Claudio Marassi perché accusato di falsa testimonianza per non avere fatto i nomi dei suoi complici. 
Il legale De Toni il 17 novembre del 2021 ha presentato al magistrato di sorveglianza la domanda di grazia per il suo assistito Walter Onichini. La richiesta è stata inoltrata al Ministero di Giustizia il 24 agosto dell’anno scorso e di fatto la difesa del macellaio non ha avuto più notizie. 

Ultimo aggiornamento: 14:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci