Padova. Gestisce con il genero e un complice una grossa rete di spaccio: 3 arresti

Nei guai una 46enne marocchina, suo genero di 24 anni tunisino e un 31enne

Martedì 19 Settembre 2023 di Redazione Web
Tre arresti per traffico di droga

PADOVA - Tre arresti, due uomini e una donna a capo di una rete di spaccio. I tre erano diventati il punto di riferimento per la cessione di cocaina in città. I poliziotti della Squadra mobile hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, su richiesta della Procura, nei confronti di un 24enne tunisino, di sua suocera, una 46enne di origine marocchina, e di un 31enne tunisino: i primi due sono in carcere, il terzo ha il divieto di dimora in Veneto.

Le indagini hanno dimostrato come i tre, con la complicità di un altro tunisino di 34 anni e di una marocchina di 40 anni di Fossalta di Piave, riuscivano a mantenersi grazie allo spaccio di droga. Non solo, la 46enne è riuscita anche ad acquistare una casa in zona Mortise, intestandola alla figlia, e a cominciare lavori di ristrutturazione: l'abitazione è stata sequestrata. Nel frattempo che l'edificio era in ristrutturazione la donna aveva provato a ottenere un alloggio Ater.

Aveva anche un appartamento in zona Sacro Cuore dove ogni tanto ospitava i pusher al suo servizio.

Le indagini

Tutto è cominciato nel giugno 2022 quando la casa dove abita il 24enne a Campodarsego è stata perquisita. Il giovane era stato individuato come capo di alcuni spacciatori, anche minorenni, e in diverse occasioni era stato arrestato. In casa i poliziotti avevano trovato circa 26 mila euro in contanti, una somma ingente che ha fatto capire quanto ampio fosse il traffico da lui gestito. Così sono cominciate le indagini ed è emerso il ruolo della 46enne. Grazie anche alle intercettazioni, i poliziotti hanno ricostruito la rete degli spacciatori di strada, maggiorenni e minorenni, che ricevevano istruzioni dai tre. Le zone battute erano il centro cittadino (uno dei pusher era stato alloggiato in via Rogati), Sacro Cuore, stazione, via Trieste e via Annibale da Bassano.

Dopo l'arresto di alcuni spacciatori, la 46enne ha commentato le perdite che questo avrebbe comportato al telefono con un'altra persona. Era lei che diceva al 31enne dove recuperare la cocaina per i clienti ed era lei a gestire i contatti telefonici con gli acquirenti, fissando gli appuntamenti. Se doveva spostarsi per andare da un cliente lo faceva con la figlia di 7 anni per non destare sospetti.

Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci