Soldi sottratti al Fisco, altri guai per il commercialista: raggirati due clienti

Venerdì 4 Marzo 2022 di Marco Aldighieri
Commercialista nei guai per avere raggirato due clienti di oltre 149 mila euro

SAN MARTINO DI LUPARI - I guai per il commercialista Giancarlo Antonello, 63enne titolare della ditta “Elaborazione dati 2G” con sede in viale Europa, sembrano non avere mai fine. Il professionista, già a processo per appropriazione indebita ai danni di 22 clienti per un ammontare di oltre 529 mila euro, si trova ancora alla sbarra per avere raggirato, secondo l’accusa, altri due uomini d’affari. Il prossimo 15 di marzo i due fascicoli, davanti al giudice monocratico, verranno uniti e si andrà a celebrare un solo dibattimento. 
 

I FATTI
In molti a San Martino di Lupari e nei comuni limitrofi si fidavano ciecamente del commercialista a cui avevano delegato tutti gli adempimenti di natura fiscale. Peccato che il fisco non abbia incassato un solo centesimo dei soldi, 529.997 euro complessivi, usciti dalle loro tasche. Sono ventidue i clienti raggirati, secondo l’accusa rappresentata dal pubblico ministero Andrea Girlando, dal ragioniere. Sono parte civile al processo contro il contabile, accusato appunto di appropriazione indebita, con l’aggravante dell’abuso di prestazione d’opera, esercizio abusivo della professione di dottore commercialista e di esperto contabile nonché di soppressione della corrispondenza. 
 

I NUOVI EPISODI
Antonello, ancora secondo l’accusa, tra il 2012 e il 2016 avrebbe raggirato di oltre 76 mila euro un artigiano del territorio, sicuro di avere versato il denaro al commercialista per effettuare gli adempimenti fiscali e previdenziali. Lo stesso sarebbe capitato a un altro piccolo imprenditore di San Martino di Lupari, tra il 2015 e il 2019, con più di 73 mila euro consegnati al ragioniere per pagare le tasse. Soldi in entrambi i casi, ancora per l’accusa, mai fatti pervenire al fisco. 
 

LE INDAGINI
A dare il via alla prima inchiesta sono stati i titolari di una ditta artigiana del Cittadellese. Si fidavano di Antonello. E non si erano insospettiti quando dal suo studio era arrivata la comunicazione dello stop ai versamenti fiscali direttamente in banca con il bollettino F24. Alla vigilia delle scadenze gli importi andavano consegnati direttamente al professionista. Così, per cinque anni, dal 2012 al 2017, gli artigiani avevano consegnato ad Antonello assegni bancari in serie (166 mila euro complessivi) per pagare i contributi e le tasse.

Il giochetto era stato scoperto quando erano arrivati in ditta i primi avvisi di accertamento dell’Agenzia delle Entrate.

Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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