PADOVA - Sfrattato e senza lavoro, la sua casa è diventato un vecchio camper con il motore fuso. Senza acqua e senza riscaldamento, in quel mezzo sfasciato ci vive con la compagna, la madre e la sua bambina di 3 anni. Lui ha origini nomadi, ma nei campi non ci vuole andare. Ha sempre vissuto sotto un tetto e vuole dare un onesto futuro alla sua famiglia. Rupano, 22 anni, da un paio di mesi si è posteggiato nell’ex distributore di benzina IP tra via Stoppato e via Manzoni.
«Non riuscivamo più a pagare l’affitto perchè ho perso il lavoro. Ci siamo trovati per strada e grazie a don Bizzotto, abbiamo avuto un camper dal comune di Cadoneghe. Il mezzo però è vecchio e dopo poco si è rotto. Mi sono fermato ai primi di dicembre - ha proseguito - in questa stazione di benzina abbandonata, ma sono stato costretto a restarci perchè il motore si è fuso. Non abbiamo acqua e neppure elettricità. Per scaldarci uso una bombola di gas».
«Vorrei un lavoro. Ho studiato all’istituto Alberghiero di Abano. Posso fare il cameriere o lavare in cucina. Mi accontento di tutto. Voglio solo dare un futuro a mia figlia».
Rupano è di origini nomadi, ma in un campo non ha mai vissuto e non ha intenzione di farlo ora. «I miei genitori - ha spiegato - hanno avuto una brutta vita. Mio padre è ancora in carcere. Non voglio entrare in quell’ambiente. Basta vedere le macchine che si trovano in un campo nomadi, Mercedes e Bmw, per capire come riescono a ottenerle. Il mio obiettivo è dare un’esistenza serena e normale alla mia famiglia. Non chiedo altro. Voglio solo lavorare».
Ultimo aggiornamento: 16:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Non riuscivamo più a pagare l’affitto perchè ho perso il lavoro. Ci siamo trovati per strada e grazie a don Bizzotto, abbiamo avuto un camper dal comune di Cadoneghe. Il mezzo però è vecchio e dopo poco si è rotto. Mi sono fermato ai primi di dicembre - ha proseguito - in questa stazione di benzina abbandonata, ma sono stato costretto a restarci perchè il motore si è fuso. Non abbiamo acqua e neppure elettricità. Per scaldarci uso una bombola di gas».
«Vorrei un lavoro. Ho studiato all’istituto Alberghiero di Abano. Posso fare il cameriere o lavare in cucina. Mi accontento di tutto. Voglio solo dare un futuro a mia figlia».
Rupano è di origini nomadi, ma in un campo non ha mai vissuto e non ha intenzione di farlo ora. «I miei genitori - ha spiegato - hanno avuto una brutta vita. Mio padre è ancora in carcere. Non voglio entrare in quell’ambiente. Basta vedere le macchine che si trovano in un campo nomadi, Mercedes e Bmw, per capire come riescono a ottenerle. Il mio obiettivo è dare un’esistenza serena e normale alla mia famiglia. Non chiedo altro. Voglio solo lavorare».
