Padova. Parco d'Europa, centro della musica estiva, i gestori: «É l'ultima edizione del festival»

Il motivo? «Troppi costi e troppa burocrazia. E inoltre va salvaguardata la salute del parco»

Venerdì 4 Agosto 2023 di Alberto Degan
La finale degli europei a Parco d'Europa

PADOVA - «Una volta nessuno sapeva nemmeno dove si trovasse questo parco, ora abbiamo come minimo tremila persone ad ogni evento». Antonio Colella, responsabile logistico e ideatore della manifestazione “Parco della Musica” assieme a Sara Zampiron (organizzatrice e responsabile della ristorazione) guarda al passato e racconta con orgoglio la storia di come il Parco d’Europa di via Venezia sia diventato uno dei centri focali del divertimento e della buona musica a Padova. Un grande evento destinato però a concludersi con l’edizione di quest’anno. Il motivo? «Troppi costi e troppa burocrazia. E inoltre va salvaguardata la salute del parco».

L'inizio

Questa storia comincia nel 2014 perché prima il Parco Europa era solamente un’area verde molto curata e per questa ragione raramente aperto al pubblico: «L’ex responsabile comunale del parco era un grande professionista - spiega Colella -, molto geloso del prato che curava, tanto che a vederlo da fuori sembrava fosse un campo da golf da quanto era ben curato. Poi è arrivato il nostro momento, in maniera molto rocambolesca».

L’associazione Mame, ora affidataria della gestione dell’area pubblica, al tempo si occupava solamente dell’omonimo circolo in via Sarpi che organizzava l’evento predecessore del Parco della Musica, il “Radar Festival”. Tutto cambiò quando l’organizzatore di quel festival fece un passo indietro a due giorni dalla partenza dell’evento, lasciando tutto in mano all’associazione Mame che non perse tempo e riuscì a organizzare una grande festa all’interno del Parco d’Europa. «Da quel momento in poi abbiamo colto la palla al balzo. Perché non organizzare qualcosa di meglio strutturato - continua Sara Zampiron -, in uno spazio più vasto di quello del nostro circolo, che potesse dare vita nuova ad un’area semisconosciuta della città? Partendo dall’amministrazione Bitonci, dal 2015 al 2019 abbiamo fatto richiesta ogni anno per la gestione dell’area, che non ci è mai stata rifiutata. C’è poco da dire in più, perché è come se la manifestazione si fosse messa in piedi da sola di volta in volta, quasi in autonomia».

Le proposte

Grazie all’esperienza e alla precisione degli organizzatori, la kermesse è quello che si presenta ora ai cittadini Padovani e non: una realtà musicale e aggregativa alla sua decima edizione, ormai parte della vita culturale cittadina in modo stabile e quasi sistemico. La programmazione del 2023, per il prestigioso palco cittadino, si estende su un periodo di tre mesi, con una scaletta di otto concerti che hanno già registrato un notevole successo. Ai grandi nomi della scena internazionale che si sono susseguiti sul palco del Parco della Musica (per citarne alcuni Madame, I pinguini tattici nucleari, Coez e Nicolò Fabi), si è deciso quest’anno, di accostare tanti artisti provenienti dalla nuova scena musicale nazionale, con una spiccata predilezione per quegli autori capaci più di altri di sorprendere e generare attorno a sé una intensa discussione sia dal punto di vista musicale che sociale e di opinione.

«Questi artisti che ci verranno a trovare, purtroppo, saranno anche gli ultimi nella storia del Parco della Musica - conclude però Simone Fogliata, promoter degli eventi -, poiché oltre ad essere la decima edizione, questa sarà anche l’ultima. Il futuro del parco vogliamo che sia il più roseo possibile, e per assicurarci che accada è necessario sacrificare il festival, non solo per i costi che ormai sono raddoppiati, e per il quantitativo abnorme di burocrazia che ogni anno dobbiamo assolvere tassativamente. Ma anche per la salute del parco stesso, che con eventi di questo tipo si sta sempre più affievolendo, rischiando di arrivare al punto di non ritorno».

IN AUTUNNO

A partire da fine agosto, come di consueto, il Parco della Musica si trasformerà in un polo di ritrovo al fresco per i Padovani fino a fine settembre, con iniziative legate all’enogastronomia, al commercio indipendente e vintage e al collezionismo musicale: il 4 settembre vi aspetterà per il Festival della cultura giapponese e dall’8 al 10 settembre per il Future Vintage Festival, con ospiti gli Eiffel 65, per poi chiudere definitivamente i battenti. 

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