Battaglia in consiglio comunale per l'aumento dei gettoni di presenza: «Fermi da 18 anni, sono troppo bassi»

Mercoledì 20 Dicembre 2023 di Alberto Rodighiero
Battaglia in consiglio comunale per l'aumento dei gettoni di presenza: «Fermi da 18 anni, sono troppo bassi»

PADOVA - Sergio Giordani rilancia la proposta di aumentare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Il sindaco infatti, in occasione del consiglio comunale fiume di lunedì scorso, rispondendo a una sollecitazione del capogruppo della lista Giordani, Luigi Tarzia, ha rispolverato una vecchia battaglia che da qualche anno si ripropone ciclicamente.
 

LA SITUAZIONE
«Credo che quest’istanza portata avanti dai consiglieri sia più che legittima – ha spiegato il primo cittadino – stiamo cercando di coinvolgere tutti, dai parlamentari padovani alle istituzioni. Purtroppo quando c’era la possibilità di farlo non si è deciso di valorizzare dal punto di vista economico il lavoro dei consiglieri. È assurdo che per partecipare a Consigli che possono durare molte ore percepiscano un gettone da 45 euro. Mi pare evidente che lavorino esclusivamente per fare il bene della città».
«Si può dire tranquillamente che sono sottopagati – ha aggiunto – non è possibile che in una città come Verona i consiglieri percepiscano 150 euro a seduta mentre da noi, per fare le stesse cose, meno di un terzo. Noi abbiamo fatto tutto il possibile. So che è difficile ma attendiamo, sperando che qualcosa possa muoversi».
 

LE CIFRE
A Padova le retribuzioni dei consiglieri comunali sono ferme dal 2005 quando l’allora giunta Zanonato decise di fissare a 45,9 euro lordi il gettone per la partecipazione alle sedute di Consiglio e delle commissioni consiliari. Nel frattempo sono passati quasi vent’anni, il costo della vita è impennato e, soprattutto, le indennità di sindaci, assessori e presidente del consiglio comunale sono aumentate in modo consistente. Per questo l’anno scorso a novembre tutti i capigruppo del parlamentino comunale hanno sottoscritto una lettera inviata al presidente del consiglio comunale, Antonio Foresta. Una lettera in cui gli si chiedeva di coinvolgere tutti i parlamentari eletti nel Veneto per andare oltre la legge del 2000 che individua il valore dei gettoni e di elaborare delle griglie a livello nazionale che parametrino l’emolumento a seconda del numero degli abitanti di ogni comune. Le lettera è stata inviata. Poi però non se ne è saputo più nulla. E il gettone è rimasto quello di diciotto anni fa.
 

LA NORMA
La legislazione vigente non consente infatti di rivedere gli importi dei gettoni. I comuni che in passato li hanno adeguati hanno approfittato di una normativa che ora non è più in vigore. Dall’inizio della legislatura (luglio 2022) fino allo scorso 30 settembre per i gettoni ai consiglieri Palazzo Moroni ha speso circa 102mila euro.
Scorrendo i dati a livello regionale ci si rende conto che tra le città del Veneto ci sono parecchie disparità. Da questo punto di vista Verona è emblematica. La città scaligera infatti corrisponde 150 euro (lordi) ai consiglieri comunali che partecipano a una seduta del Consiglio o di una commissione consiliare. I consiglieri trevigiani si attestano poi a più del doppio dei loro colleghi padovani: 93 euro. A Venezia invece si fermano a quota 73 euro, mentre a Rovigo si arriva a 67 euro. Magra consolazione per i consiglieri padovani, c’è anche chi sta peggio: i consiglieri di Vicenza per esempio si devono accontentare di 36 euro lordi a seduta. A Belluno ancora meno>: appena 33 euro, anche in questo caso lordi.
 

Ultimo aggiornamento: 07:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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