Orfani in arrivo dall'Ucraina, ecco cosa serve per sostenerli

Lunedì 28 Febbraio 2022 di Nicoletta Cozza e Lorena Levorato
Manifestazione a Padova pro Ucraina

PADOVA - I primi due pullman vuoti sono partiti da Padova l'altro ieri diretti in Polonia. E stamane a bordo dovrebbero salire una settantina di persone, in fuga dalle bombe e dalla morte della guerra in Ucraina. A portare in salvo nel nostro territorio 65 minori tra i 5 e i 17 anni, provenienti da un orfanotrofio, e 5 accompagnatori, saranno i rappresentanti dell'associazione Lisolachenoncè Teolo Odv che ha lanciato un appello subito raccolto dal vescovo Claudio Cipolla, il quale per l'accoglienza ha messo a disposizione il Seminario di Rubano.
Nel frattempo continuano le mobilitazioni in città a sostegno del popolo ucraino, culminate ieri con la manifestazione che si è tenuta in centro, alla quale hanno partecipato centinaia di persone, tra cui il primo cittadino Sergio Giordani, il vice Andrea Micalizzi, gli assessori Francesca Benciolini, Antonio Bressa e Marta Nalin, il candidato sindaco Francesco Peghin, il presidente della Provincia Fabio Bui e numerosi esponenti degli studenti, delle associazioni e dei sindacati.


LA DIOCESI

Lisolachenoncè, presieduta da Paolo Giurisato, dal 1999 dà ospitalità a bambini orfani ucraini: con Stefania Barbieri, referente sanitario dell'associazione, il vescovo si è fatto portavoce dell'iniziativa per chiedere alla Croce rossa, all'Ambasciata e al Consolato d'Italia a Varsavia di favorire il transito in territorio polacco dei minori attesi a Sarmeola. «Siamo quasi arrivati a destinazione - ha detto ieri sera Giurisato dalla Polonia - e auspichiamo che i ragazzini che dobbiamo portare a Padova riescano a varcare il confine ucraino al più presto».

Nel frattempo è stato lanciato un appello: non servono viveri, mentre sono necessari vestiti per bambini e ragazzi (maschi e femmine), e giovani donne; lenzuola, federe, cerate, spazzolini, bagnoschiuma, asciugamani, phone, assorbenti, materiali per le pulizie, giubbotti, scarpe e calzini. Per informazioni contattare il numero 049 8731501.


IL COMUNE

Sergio Giordani ha sottolineato: «Vogliamo esprimere profonda solidarietà al popolo ucraino. Siamo sconvolti dalle tragedie portate dalla guerra e che riguardano sempre anche la popolazione civile. Padova chiede che l'invasione si fermi subito. L'idea che un conflitto sia tornato nel cuore dell'Europa è agghiacciante, fa paura e non va considerata una vicenda solo legata alla drammatica situazione in Ucraina, ma ci riguarda tutti. Tanti cittadini in queste ore mi hanno contattato per esprimere la loro angoscia e dobbiamo farci forza assieme. La nostra città è solidale e siamo pronti col coordinamento delle istituzioni e con l'aiuto delle associazioni di volontariato ad organizzarci per accogliere chi fugge dalle bombe e per raccogliere aiuti.E' un dovere di umanità e giustizia».
Ha partecipato alla manifestazione anche Marco Toson, Console Onorario di Ucraina per le Tre Venezie: «Da oggi è stato aperto un centro di raccolta e donazioni, e di aiuti a favore dei profughi e della popolazione dell'Ucraina: abbiamo bisogno di tutti voi». Proprio nel giorno del suo 55esimo compleanno, Toson ha comunicato di aver allestito nella sede di via Capriccio a Vigonza, un punto dove far confluire aiuti. Infine La squadra di calcio del Campodoro, seconda categoria, ieri ha giocato con la maglia giallo-blu in onore dell'Ucraina.

Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 11:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci