Padova. Parcheggio del supermercato invaso dai nomadi. Il direttore: «Bimbi abbandonati, bevono birra e rovistano nei rifiuti»

Sabato 4 Marzo 2023
Il parcheggio dell'Alì invaso dai camper

PADOVA - Il parcheggio del supermercato Aldi di via Plebiscito da troppo tempo è giornalmente pressochè occupato da diversi camper di famiglie rom che lo hanno eletto a luogo preferito dove sostare. Una situazione divenuta insostenibile per diversi motivi. «Serve una soluzione definitiva per le famiglie, ma soprattutto un intervento urgente dei Servizi Sociali per i tanti bambini presenti. Sto seguendo passo passo la vicenda, l'ordinanza del sindaco che vieta la sosta è un primo passo, si deve evitare però, come accaduto in altre situazioni simili di apporre una sbarra all'ingresso del park penalizzando così le altre persone - dice il consigliere Luigi Tarzia - non solo per evitare le quotidiane molestie ai clienti del supermercato, ma per la sicurezza stessa dei bambini considerato che il parcheggio è anche ad un incrocio che ha già visto una tragedia recente».

A chiedere una soluzione anche Giovanni Soranno direttore dell'Aldi. «Il parcheggio ogni giorno si riempie di sacchi di rifiuti abbandonati dai rom che spesso usano gli spazi come bagni a cielo aperto, poi ci sono i bambini che sono molti e importunano non solo i clienti ma anche i passanti, il degrado è visibile a tutti - racconta - ho avuto problemi in altri supermercati, ma una situazione simile per me è unica in particolare per quello che riguarda i bambini. Serve un impegno dei servizi Sociali, i piccoli sono lasciati in condizioni pessime. Anche con le temperature di questo inverno sono scalzi e vestiti leggeri, sul viso hanno le tipiche escoriazioni del viso da freddo, sono abbandonati a se stessi e spesso lasciati soli perchè i genitori si allontanano. Al di là delle molestie a chiunque passi non solo ai clienti - chiude - li vedi rovistare tutto il giorno nei cassonetti dove purtroppo abbiamo ritrovato anche siringhe. Quelli più grandicelli sui 10 anni, bevono birra.

Non hanno un minimo di istruzione a volte entrano per degli acquisti sembra assurdo, ma non sono nemmeno in grado di contare il denaro. Per loro ci appelliamo ai servizi sociali».

Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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