Sfilata no vax, "funerale della Repubblica" e c'è chi sventola la bandiera russa

Venerdì 3 Giugno 2022 di Marco Miazzo
Sfilata no vax, "funerale della Repubblica" e c'è chi sventola la bandiera russa
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PADOVA - Si sono dati appuntamento ieri pomeriggio in Prato della Valle duemila esponenti del gruppo Veneto No Green Pass. La data del 2 giugno, Festa della Repubblica, non è stata scelta casualmente: la convinzione dei manifestanti è quella di star difendendo la Costituzione. Si appellano al primo articolo che tutela il diritto al lavoro, denunciando che le normative adottate dal governo hanno gravemente impattato sul mondo del lavoro, violando il diritto dei lavoratori a scegliere sulla propria salute.
«Nel giorno delle ipocrite celebrazioni della festa della Repubblica da parte di quei soggetti che, occupando abusivamente le istituzioni democratiche, l'hanno calpestata e uccisa - sostengono gli esponenti - Il filo conduttore di questa iniziativa è la commemorazione e il funerale della Repubblica a cui farà seguito una grande celebrazione della sua Rinascita ad opera della resistenza del Popolo Italiano».

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L'appello ad una rinascita è presente in tutti gli interventi degli ospiti, tutte personalità note nella galassia italiana anti vaccino che hanno toccato temi da sempre cari al movimento. Tra i maggiormente conosciuti e apprezzati dal pubblico Stefano Puzzer, portuale triestino e leader no green pass, Davide Tutino, professore in un liceo romano sospeso dal suo incarico, Mauro Sandri, avvocato a lungo spesosi per i sanitari che rifiutano il vaccino, don Floriano Pellegrini rinomato per le dure critiche a Papa Francesco e Ornella Mariani storica e saggista molto acclamata. Dal palco allestito in Prato della Valle accuse aspre al governo Draghi, che a detta degli esponenti ha trasformato la Repubblica in un Draghistan perché anziché preoccuparsi del bene degli italiani si preoccupa degli interessi dei banchieri e delle multinazionali del farmaco.
Particolare astio è stato dimostrato nei confronti di Roberto Speranza, «Il Ministro della salute è colpevole di averci rinfilato un vaccino che è in realtà un siero sperimentale con effetti collaterali devastanti, mentre non si è mai occupato dell'efficacia della sanità pubblica» affermano a gran voce i rappresentanti di Verona convogliati oggi a Padova.
L'interesse dei no vax non si limita solo alla politica nazionale, aspre critiche sono riservate alle grandi multinazionali di tutto il mondo e al sistema economico in generale, accuse anche alla Nato su cui ricadono le responsabilità dell'attuale conflitto. Tra la folla un esponente sventola il tricolore affiancandolo alla bandiera russa: «Lo faccio per atto di protesta e provazione - afferma - dobbiamo ricordarci che la Russia è da sempre amica dell'Italia e per quanto la guerra sia sempre condannabile, non si possono attribuire a Putin tutte le colpe».

Alle 19 i manifestanti si sono mossi a corteo per le vie del centro cittadino, vestiti di nero e con in apertura una bara per commemorare la morte della Repubblica. Il corteo è stato guidato dalle forze dell'ordine e ha seguito il percorso concordato passando per il Seminario e per Piazze delle Erbe, per poi tornare in Prato della Valle. L'intera iniziativa è stata pacifica, ad eccezione di una breve zuffa prima dell'avvio del corteo tra due persone, non è però chiaro se si trattasse di esponenti no vax.

Ultimo aggiornamento: 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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