Alessandro morto nella casa in fiamme, lo strazio della compagna: «Non sono riuscita a salvarti»

Venerdì 3 Dicembre 2021 di Michelangelo Cecchetto
Alessandro Paronitti
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CURTAROLO - Neanche un mese fa, era l’8 novembre, aveva festeggiato 37 anni Alessandro Paronitti. Ancora tanti altri ne aveva di fronte a lui, e questi 37, dopo quelli della gioventù, lo avevano visto imparare la professione di macellaio. Tutto è svanito a causa di un dramma che sembra impossibile possa essere accaduto.

Ci si chiede come un uomo dinamico e forte non si sia reso conto di quello che stava avvenendo in casa. Domande la cui risposta, ci fosse, rimane relativa, se non inutile, di fronte all’accaduto. Il dolore è enorme, certamente per i familiari, per la fidanzata che ha tentato l’impossibile, e per i tanti amici. Una persona laboriosa, che non stava con le mani in mano e che amava il suo lavoro. 

AMICI E FAMIGLIA
Persona d’amicizia Alessandro che amava quando aveva un po’ di tempo libero, viaggiare con l’aria sul volto, dando forza ai pedali della sua bici da corsa. Così ricordano di averlo visto qualche volta i vicini. Di tutto punto con casco e divisa da ciclista, poi via a pedalare. Ma prima di tutto veniva il lavoro. Quello che ha appreso lavorando a Carmignano di Brenta nel supermercato della famiglia Bocchi, in pieno centro.  «Questa mattina abbiamo saputo che cosa è accaduto. Un dispiacere enorme - dice il titolare - Da una decina di anni non lavora più da noi. L’aveva assunto mio padre come apprendista macellaio. Qui è stato per alcuni anni. Un ragazzo diligente, che si dava da fare, che aveva voglia di imparare una professione, com’è poi effettivamente stato. Così poi ha deciso di darsi ulteriormente da fare con un proprio negozio. Siamo molto dispiaciuti per quello che è capitato». 


Alessandro imparata l’arte, per qualche anno, dal 2015 al 2019, ha gestito in proprio una macelleria a San Giorgio in Bosco. Ora lavorava in una macelleria a Limena. Viveva da solo a Pieve di Curtarolo, in affitto da tre anni, nell’ala est di un’abitazione singola, rimanendo comunque sempre legato alla sua famiglia di origine ed alla sua cittadina, Grantorto, dove ci sono gli amici che lo stanno ricordando con tanti messaggi nei social. Segno di legami forti e profondi nonostante le strade della vita portino a percorsi differenti e non ci si riveda come quando si era ragazzi. Alessandro ha lasciato in tanti un ricordo importante. 

“Questa non ci voleva proprio - scrive Emanuele - Riposa in pace, un altro della classe 1984 che se ne va. Non ci sono parole, quanti bei ricordi all’asilo, alle elementari, alle medie”. Ed ancora: “Non ci sono parole”, “sconcertante”, “sono sconvolta”, “grazie per i bei momenti passati assieme”. Tanti anni da vivere ed anche un legame affettivo che avrebbe potuto portare ad una famiglia tutta sua. La fidanzata che ha capito che qualcosa non andava, che ha tentato di fare il possibile per salvare il suo amore. Quel “ti amo” ripetuto più volte di fronte al corpo di Alessandro appena portato fuori dall’abitazione dagli addetti dell’impresa funebre. «Ho fatto il possibile», sempre la fidanzata rivolta a lui. Amore vero, che rimarrà per sempre. Una ragazza che piange la sua metà della vita, una mamma che ha dato la vita ed ora urla tutto il suo dolore contro quello che è successo e contro quella sorta di ingiustizia che è il fatto che il generato venga a mancare prima del generante. «Non dovevi morire, i figli non muoiono prima delle mamme» ha sussurrato al suo orecchio accarezzandogli il viso per un ultima volta. 


LO SPORT
La sua passione la bicicletta appunto che ti fa andare ovunque, che ti fa assaporare la libertà, la bellezza dei luoghi e della gente, con la tua fatica, con la tua energia, con il tuo impegno. Una sorta di trasposizione di come Alessandro amasse vivere. Per lui ora l’attesa dell’ultimo saluto che ci sarà solo quando il magistrato darà il nulla osta al termine di tutti gli accertamenti del caso. Un saluto che non sarà un addio, perché rimarrà nei cuori di tanti.
 

Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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