Il cordoglio di Zaia per la morte di Francesco Canella: «Il Veneto perde un uomo buono e geniale»

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: "Era un visionario". Giordani (Padova): "Tristezza profonda"

Mercoledì 31 Gennaio 2024 di Redazione Web
Il cordoglio di Zaia per la morte di Francesco Canella: «Il Veneto perde un uomo buono e geniale»

PADOVA - «Con Francesco Canella il Veneto perde uno dei suoi più grandi imprenditori del food, ma non solo, perde un uomo geniale, buono, sensibile, che ha dedicato parti importanti della sua vita di uomo e di imprenditore al volontariato, alla beneficienza, al sostegno del suo Veneto nelle situazioni di crisi, come nel 2018, quando lanciò una grande raccolta fondi tra i clienti dei suoi supermercati per aiutare i territori devastati dal maltempo di allora con un esito straordinario, o quando fece importanti donazioni donò all’ospedale di Padova in periodo Covid». Queste le parole del presidente del Veneto, Luca Zaia, dopo aver appreso della morte dell'imprenditore.

Luigi Brugnaro


Anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha espresso il suo cordoglio per la morte di Francesco Canella: «Oggi abbiamo perso una persona - detto -  che con il proprio impegno, il proprio lavoro, la propria passione e i propri valori ha saputo creare una grande gruppo commerciale, con centinaia di punti vendita e migliaia di dipendenti.
Ho avuto modo di conoscere personalmente Francesco Canella ed apprezzarne la capacità organizzativa e visionaria che hanno solo i grandi imprenditori. Un esempio concreto della laboriosità del nostro territorio veneto, attenta alla dimensione sociale del fare impresa, con il coinvolgimento attivo dei collaboratori e del territorio.
Potrei fare numerosi esempi, specie nel mondo dello sport, come in quello ambientale con la piantumazione di alberi, ma su tutti vorrei ricordare la raccolta di fondi per l’emergenza dell’acqua alta del novembre 2019, quando il gruppo Alì raccolse oltre 250 mila euro per i lavori di ripristino e Francesco Canella venne a consegnarmeli di persona a Ca’ Farsetti.

A tutta la famiglia Canella giunga il cordoglio mio personale e dell'intera Città di Venezia. Il suo ricordo resterà vivo nelle opere che ha realizzato e nelle tantissime persone che gli hanno voluto bene».

Sergio Giordani

«Esprimo profondo cordoglio e dolore per la scomparsa di Francesco Canella. Un grande imprenditore padovano che passo dopo passo, con sacrificio, passione e dedizione assoluta ha fatto di Alì una delle più grandi aziende di Padova e del Veneto arrivando ad avvalersi della collaborazione di oltre 4700 lavoratrici e lavoratori». Così il sindaco di Padova Sergio Giordani. «La tristezza per me è ancora più profonda - ha continuato - perché con lui perdo anche un amico vero con cui ho condiviso i miei momenti più belli ma anche quelli più critici e difficili. Non è mai venuto meno in lui un profondo e genuino tratto umano trasferito anche nella mission dell’azienda da lui fondata e di cui era Presidente. Non è mai venuto meno il suo amore per la nostra città, il nostro territorio e tante realtà dell’impegno sociale in vari ambiti alle quali con la famiglia ha saputo essere vicino generosamente in tanti modi diversi. Perdiamo un capitano d’impresa che di certo è stato uno dei maggiori interpreti dello spirito operoso delle nostre terre e che resterà fonte di ispirazione per i tanti che lo hanno conosciuto e per la nostra comunità. Alla moglie, ai figli e a tutte le collaboratrici e i collaboratori di Alì vanno la mia vicinanza e le condoglianze che esprimo a nome della città».

Antonio Santocono

«Una tenacia incrollabile unita a un grandissimo spirito di sacrificio, la capacità di innovazione e di gettare lo sguardo “oltre”, dimostrata fin da giovanissimo e conservata intatta con l’avanzare degli anni, la convinzione che le persone - i collaboratori - siano davvero al centro dell’impresa, l’attenzione reale alla dimensione sociale del fare impresa fin dagli anni Novanta, quando questo tema era ancora un po’ fuori dei radar. Francesco Canella ha incarnato nel modo migliore e più alto i valori propri del tessuto economico del nostro territorio». Sono le parole di Antonio Santocono, presidente della Camera di commercio di Padova, e di Roberto Crosta, segretario generale della Camera di commercio. «Ci lascia un’eredità grandissima, non solo per l’enorme indotto generato, per le migliaia di posti di lavoro creati grazie a quella sfida partita dal suo coraggio e da un piccolo negozio di quartiere, ma anche per l’esempio che ci ha regalato diventando fra i primi protagonisti di uno stile imprenditoriale nuovo. "Voglio che la mia azienda sia un luogo dove sia i miei clienti sia i miei collaboratori si sentano a casa", amava ripetere spesso: non uno slogan ma una convinzione profonda, che perseguiva con la cura meticolosa della qualità - che ben traspariva negli ambienti dei suoi supermercati - e delle relazioni, verso i propri dipendenti e nel servizio alla clientela. Nel 2019, in occasione della consegna della laurea ad honorem in Italian Food and Wine al Bo, aveva concluso con queste parole la sua lectio magistralis: Mi auguro che il mio esempio di vita possa essere d’aiuto a tutti quei giovani che credono nel futuro della nostra bella Italia. Bisogna mettersi sempre in gioco, affrontando le difficoltà con coraggio, lavorando con passione senza perdere mai l’entusiasmo e la voglia di fare e di innovare. Un messaggio semplice e diretto, senza orpelli, come era nel suo stile, un invito che vogliamo e dobbiamo fare nostro».

Roberto Ciambetti

«Un grande imprenditore non si misura solo dal valore economico della sua attività o dal bilancio aziendale, ma anche dalla lungimiranza, dalla capacità di dare vita a nuovi paradigmi e dal riconoscimento di come la dimensione sociale, di condivisione e di organizzazione siano imprescindibili nella costruzione del concetto stesso di comunità. Francesco Canella era esattamente questo: per questo con la sua scomparsa se ne va un modello, il simbolo di uno stile unico che sapeva coniugare imprenditoria con benessere dei dipendenti, innovazioni ed espansione con volontariato e beneficenza». Con queste parole il Presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Canella, fondatore dei supermercati Alì, deceduto all'età di 92 anni. «La sua storia, che l'ha visto da ragazzo lavorare come garzone in un piccolo negozio a Padova - prosegue - racconta quella dell'identità stessa del nostro Veneto, fatto di laboriosità, impegno, coraggio, determinazione e senso di comunità. I quasi 120 supermercati e punti vendita del gruppo ed i suoi oltre 4mila dipendenti sono ben più che numeri: sono la testimonianza migliore di una visione ideale che ha saputo farsi concreta e reale, lasciando un segno per il futuro». 

Leopoldo Destro

«Ho appreso con grande dolore la notizia della scomparsa. Francesco Canella è stato, insieme, un grande imprenditore e un grande uomo. Aveva la visione preveggente, la tenacia instancabile e la cultura del servizio e della qualità dell’imprenditore partito dall’essere un garzone e arrivato a creare un gruppo leader del food con 4.700 collaboratori, e aveva il cuore della persona perbene che amava gli altri, la sua gente, il suo territorio e la sua comunità dei quali si è preso sempre cura incarnando quella dimensione sociale e umana, quei valori di coesione, di solidarietà, di valorizzazione delle persone, anche le più vulnerabili, che oggi chiamiamo responsabilità sociale. Ci lascia un grande vuoto, ma soprattutto un esempio illuminato e una grandissima eredità». Con queste parole, il Presidente di Confindustria Veneto Est, Leopoldo Destro, ricorda il fondatore dei supermercati Alì. «Mi stringo in un forte, commosso abbraccio alla Signora Rossella, a Gianni e Marco e a tutta la famiglia - aggiunge Destro - alla quale esprimo la profonda vicinanza e il cordoglio del Consiglio di Presidenza, del Consiglio Generale e di tutte le imprenditrici e gli imprenditori di Confindustria Veneto Est, certo che l’esempio del Commendator Francesco darà loro coraggio in questo momento e sarà di riferimento anche in futuro, per tutti noi e per i più giovani».

Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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