GRANTORTO - Trovato a letto morto dal padre: Emanuele Gallio aveva appena 22 anni, era pieno di vita, era uno sportivo, un ragazzo sempre scherzoso e ironico, sorridente in ogni fotografia. Ma la vita gli stata strappata all'improvviso all'alba di ieri.
Il giovane, attaccante del Grantorto calcio, era andato a letto tranquillo, dopo un allenamento. Il giorno seguente il padre è salito in camera con l'intenzione di svegliare il fratello che condivideva la stanza con lui. Ma appena entrato ha notato che qualcosa non andava: Emanuele era immobile, supino in una posizione innaturale. Il papà lo ha toccato: era freddo. Da qui è iniziata la tragedia: il genitore lo ha scosso, ha capito che il figlio non respirava, e subito ha chiamato soccorsi.
Purtroppo tutti i tentativi di rianimare il ragazzo sono stati vani. Sarà ora l'autopsia a stabilire quale sia la causa della morte di un giovane che non aveva mai avuto problemi di salute e conduceva una vita da sportivo.
Emanuele viveva con la famiglia a Grantorto, era conosciuto e stimato. Tutta la cittadina e gli amici del giovane si stringono intorno ai genitori e ai fratelli. L'abbraccio più grande va alla sorella gemella di Emanuele, Benedetta, che su Facebook ha salutato l'amato fratello con una foto che li ritrae insieme sorridenti.
QUEL TERRIBILE INCIDENTE NELL'OTTOBRE 2012
Mancava una manciata di minuti a mezzogiorno il 9 ottobre 2012, quando Emanuele andò a schiantarsi contro un muro con la sua auto. Stava apercorrendo la Strada Bertesina. Il giovane rimase svenuto nell'abitacolo, i vigili lo liberarono e venne subito trasportato in ospedale. Il quadro clinico da grave andò via via migliorando, finché i medici non lo dichiararono fuori pericolo.
