MONSELICE - Ogni nascita, si sa, è un evento di per sé straordinario. Ma l’ospedale Madre Teresa di Calcutta di Monselice ha accolto una nuova arrivata molto speciale: Eleonora è nata di quasi cinque chili (4,9 kg per la precisione) con parto spontaneo. La piccina, quarta figlia di Michela, 32 anni, sta benissimo. E così la sua mamma, la quale, date le tre precedenti esperienze, sapeva esattamente cosa aspettarsi e cosa desiderava per sé e per la sua bambina.
«Per me - racconta la mamma - era importante essere ascoltata e che ogni intervento medico, se necessario, fosse argomentato. In questa gravidanza desideravo che il travaglio partisse naturalmente, che fosse mia figlia a decidere quando nascere, e in questo ospedale ho trovato ascolto e grande disponibilità da parte del primario, il dottor Carlo Dorizzi, e di tutto il personale dell’Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia. Mi è stato consentito di arrivare alla 42esima settimana di gestazione senza indurre il travaglio prima». Durante i nove mesi di gravidanza mamma Michela ha potuto compilare un piano del parto, che è stato interamente rispettato e condiviso da tutto il personale.
«Le ostetriche sapevano cosa desiderassi per il mio travaglio e hanno accettato e rispettato le mie richieste - spiega la 32enne - a partire dal monitoraggio intermittente, e poi le visite limitate, il rispetto dei tempi e del silenzio, l’assunzione di posizioni libere per il travaglio e per il parto. A me sembrava di non essere neppure in ospedale». Eleonora è insomma venuta alla luce con tutta la calma possibile. Anche la placenta è uscita interamente senza interventi esterni di alcun tipo. «Appena nata, mia figlia me l’hanno messa a contatto pelle a pelle, facendo un clampaggio tardivo del funicolo (il taglio del cordone ombelicale, ndr) come mio desiderio per un distacco dolce – ricorda emozionata mamma Michela - ho potuto attaccare subito la bimba al seno, favorendo l’allattamento materno. La mia è stata insomma un’esperienza molto positiva ed è importante che le mamme sappiano che a Monselice presso gli Ospedali Riuniti Padova Sud è possibile ricevere un percorso personalizzato in cui vengono rispettati sia il benessere materno-fetale, sia i desideri specifici di ogni donna, per una nascita dolce e secondo i suoi tempi».
Camilla Bovo
Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 15:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Per me - racconta la mamma - era importante essere ascoltata e che ogni intervento medico, se necessario, fosse argomentato. In questa gravidanza desideravo che il travaglio partisse naturalmente, che fosse mia figlia a decidere quando nascere, e in questo ospedale ho trovato ascolto e grande disponibilità da parte del primario, il dottor Carlo Dorizzi, e di tutto il personale dell’Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia. Mi è stato consentito di arrivare alla 42esima settimana di gestazione senza indurre il travaglio prima». Durante i nove mesi di gravidanza mamma Michela ha potuto compilare un piano del parto, che è stato interamente rispettato e condiviso da tutto il personale.
«Le ostetriche sapevano cosa desiderassi per il mio travaglio e hanno accettato e rispettato le mie richieste - spiega la 32enne - a partire dal monitoraggio intermittente, e poi le visite limitate, il rispetto dei tempi e del silenzio, l’assunzione di posizioni libere per il travaglio e per il parto. A me sembrava di non essere neppure in ospedale». Eleonora è insomma venuta alla luce con tutta la calma possibile. Anche la placenta è uscita interamente senza interventi esterni di alcun tipo. «Appena nata, mia figlia me l’hanno messa a contatto pelle a pelle, facendo un clampaggio tardivo del funicolo (il taglio del cordone ombelicale, ndr) come mio desiderio per un distacco dolce – ricorda emozionata mamma Michela - ho potuto attaccare subito la bimba al seno, favorendo l’allattamento materno. La mia è stata insomma un’esperienza molto positiva ed è importante che le mamme sappiano che a Monselice presso gli Ospedali Riuniti Padova Sud è possibile ricevere un percorso personalizzato in cui vengono rispettati sia il benessere materno-fetale, sia i desideri specifici di ogni donna, per una nascita dolce e secondo i suoi tempi».
Camilla Bovo
