Minacce alla Pupa: condannato a un anno e mezzo l'ex tronista Pavanello

Mercoledì 24 Giugno 2020 di Francesco Campi
Francesca Cipriani e Marco Pavanello sono stati insieme due anni: la loro storia è finita in tribunale
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ESTE - Una condanna a un anno e mezzo, con la sospensione condizionale della pena, per l'ex tronista di Uomini e Donne Marco Pavanello, di Este, 34 anni il prossimo 10 luglio, riconosciuto colpevole delle accuse di stalking che gli erano state mosse dalla sua ex, la procace Francesca Cipriani, salita alla ribalta nel 2006 partecipando al Grande Fratello, per poi inanellare partecipazioni a vari programmi come La pupa e il secchione e L'isola dei famosi.

LA STORIA
La loro relazione, iniziata nel 2012, quando entrambi facevano parte della scuderia di Lele Mora, era giunta al capolinea in modo turbolento due anni dopo. A far scattare la denuncia da parte della soubrette di origini abruzzesi, non costituitasi parte civile, era stato proprio un violento litigio scoppiato, il giorno di Pasqua del 2014, quando i due si trovavano nell'appartamento di Pavanello a Saletto, sopra al ristorante Il Trono. Mentre lui era sotto la doccia, alla ragazza era caduto l'occhio su un messaggio inviato poco prima da un'altra donna che aveva scatenato la sua gelosia facendo scoppiare un'accesa baruffa. La soubrette, l'indomani, il 22 aprile aveva diffuso le foto del suo corpo coperto di lividi, raccontando il fatto a Tgcom24: «È successo tutto in casa, mi stavo preparando, quando sul telefonino di Marco è arrivato un sms, così ho scoperto una conversazione piccante con un'altra donna, gli ho chiesto spiegazioni e lui mi ha messo le mani al collo, ha cominciato a scuotermi. Sono riuscita a dargli un calcio ai testicoli e sono scappata fuori, ho chiesto aiuto in strada e sono finita in ospedale. Era già successo, per questo lo avevo lasciato, dopo mesi mi ha chiesto un chiarimento e io ci sono cascata di nuovo. Ma stavolta ho deciso di parlare, anche per le donne che subiscono violenza in silenzio».

LA SMENTITA
l suo ex, quando è stato sentito davanti al giudice Laura Contini, la settimana scorsa, ha detto che i lividi potrebbe esserseli procurata da sola perché aveva spesso delle crisi di ansia durante le quali si dimenava e si buttava per terra. Ha fermamente negato di aver alzato le mani su di lei, ma non ha negato, però, di averla minacciata: «Aveva la mania di controllarmi il telefono e i messaggi. Li interpretava a modo suo e mi accusava di cose che non esistevano. Posso aver detto delle parole in più o delle minacce ma non è mai successo altro».
Nella denuncia, erano riportate alcune frasi che l'uomo avrebbe rivolto alla ex, confluite nel capo d'imputazione: «Se avrai un figlio da un altro, uccido te e tuo figlio. Tu ed il tuo nuovo fidanzato finirete sulle prime pagine dei giornali e nei necrologi. Se sporgerai denuncia vedrai di cosa sarò capace: ti coprirò di fango, pubblicherò i video che abbiamo fatto. Lele Mora mi ha detto delle cose sul tuo conto che avrebbero coinvolto anche Berlusconi, che contatterò al più presto, così non potrai più farti aiutare da lui». La difesa, affidata all'avvocato Alberto Di Mauro, già preannuncia appello.
Francesco Campi

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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