Padova. Grandine e afa colpiscono il mondo agricolo: danni gravissimi per 700 aziende

Coldiretti traccia il pesante bilancio degli ultimi giorni: problemi alle colture ma anche alle strutture. E ne risente pure il commercio: persi trenta milioni

Giovedì 27 Luglio 2023 di Serena De Salvador
Vivaio distrutto dal maltempo

PADOVA - Una settimana devastante, con danni gravissimi che hanno colpito oltre 700 imprese dell’agricoltura in tutta la provincia, ma con effetti negativi che si stanno ripercuotendo persino sul mondo del commercio. Non va infatti dimenticato che la grave ondata di maltempo che negli ultimi giorni ha flagellato il territorio euganeo con grandinate furiose, vento impetuoso e piogge scroscianti, segue un periodo di caldo record, con temperature che hanno toccato i 40 gradi e una siccità che ha pesato sulle colture. Coldiretti Padova traccia un primo bilancio dei danni alle imprese del settore primario e chiede al Governo il riconoscimento dello stato di calamità per l’agricoltura. Nel frattempo Ascom e Confesercenti tirano le somme anche per quel che riguarda il commercio, segnalando una perdita di guadagni di 30 milioni in una settimana e un calo di vendite del 30% rispetto al luglio scorso.

La panoramica

«Il presidente nazionale Ettore Prandini ha scritto una lettera al Governo – spiega Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova – per sottolineare la necessità di un’immediata moratoria sugli impegni economico-finanziari e la sospensione degli oneri contributivi, necessaria per salvare il reddito dei nostri agricoltori». Coldiretti nell’ultima settimana ha raccolto più di 700 segnalazioni di aziende agricole che hanno patito danni. Ci sono innanzitutto quelli a campi e coltivazioni: dal mais ai frutteti, dagli orti ai vigneti e ai vivai, dove ben poco si è salvato dalla furia del meteo. Ma ci sono anche quelli alle strutture: i tetti di stalle, magazzini e ricoveri attrezzi, ma anche serre in vetro, impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, serramenti. «Perdite notevoli che peseranno sui bilanci delle aziende agricole, attività in continua emergenza. Ormai passiamo da un estremo all’altro – continua Lorin – e tutto questo ha un costo per il settore primario, il più esposto agli effetti del cambiamento climatico». La grandine ha distrutto intere coltivazioni di grano, ortaggi, barbabietole, frutta e vigneti.

Nei giorni precedenti invece il grande caldo stava bruciando frutta e verdura nei campi e ha portato a perdite di raccolto fino al 90% per colture come peperoni, meloni, angurie, uva, pomodori e melanzane. «I chicchi di grandine – spiega Coldiretti – fanno cadere i frutti o li danneggiano rendendoli non vendibili. E non solo grandina sempre più spesso, ma anche i chicchi sono ormai grandi quanto una mela, con effetti devastanti. Anche le scottature da caldo d’altro canto rendono invendibili i prodotti: si prova così ad anticipare il raccolto quando possibile o a eliminare sugli alberi i frutti guasti, ma i danni sono ingentissimi per tutto il settore».

Le categorie

Caldo e nubifragi però creano gravi problemi anche al commercio, perché padovani e turisti tendono a non uscire di casa almeno fino alle 18, così negozi e bancarelle restano deserti nonostante i saldi in corso. «Alle alte temperature si associa una riduzione dei consumi che in questa settimana terribile possiamo stimare in 30 milioni – spiega il presidente di Ascom, Patrizio Bertin –. La penalizzazione riguarda un po’ tutti, ma la categoria più in difficoltà è quella degli ambulanti, che devono fronteggiare sia il caldo che il meteo incerto, spesso dovendo anche chiudere in anticipo. Inoltre l’uso massiccio dei condizionatori si tradurrà in bollette più salate a settembre, che costringeranno famiglie e commercianti a ridurre ancora le spese». Una prospettiva condivisa anche da Confesercenti Padova che stima una contrazione dei consumi mensili dello 0,2%, dato che mette a rischio 3,4 miliardi di euro di spesa a livello nazionale. «Rallentano gli acquisti e i clienti arrivano solo dopo le 18 a causa del caldo – spiega la categoria –, mentre pure il maltempo contribuisce a ridurre gli spostamenti: a causa del panico per le grandinate improvvise rileviamo nei negozi cali di vendite del 30% rispetto al luglio 2022. Così ci sono anche esercenti che cambiano l’orario di apertura per cercare di arginare la perdita».

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Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 09:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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