Maltempo, agricoltore disperato: «Il parabrezza in frantumi mentre guidavo, poi il tetto bucato e i raccolti distrutti»

Venerdì 21 Luglio 2023 di Barbara Turetta
I pannelli fotovoltaici dell'azienda distrutti

«Una cosa mai vista prima. Sono stati 15 minuti di tempesta violenta e devastante con chicchi di grandine talmente grossi che potevano ferirci in maniere seria». A questo pensava ieri mattina Mattia Berno di Cittadella alla vista dei danni che la luce del giorno ha messo in fila uno dietro l’altro dopo la devastante tempesta che si è abbattuta nella zona mercoledì sera. A casa, nella frazione di Santa Croce Bigolina dove c’è anche l’azienda di famiglia, i danni sono visibili ovunque: sulle auto, sul furgoncino, sul tetto dell’abitazione e nelle culture dell’Azienda Agricola a km zero “Punto Verde” dove tutto è stato annientato dalla violenza della grandine. Tanto lavoro sulla terra per coltivare e far maturare gli ortaggi, e in un attimo tutto viene azzerato. Pomodori, meloni, peperoni, zucchine e angurie da buttare.

Ben poco ci è salvato. 


IN VIAGGIO
Mercoledì sera quando a Cittadella si è scatenata la bufera Mattia si trovava alla guida della sua auto a Casoni di Fontaniva. Era uscito dal lavoro, è il fratello con il papà a seguire l’azienda agricola, quando si è trovato dentro alla tempesta. «Stavo guidando - ha raccontato -, quando ho sentito due colpi fortissimi sul parabrezza dell’auto che è andato in frantumi. Non ero lontano da casa, ma non ho potuto fare altro che fermare la macchiane e andarmi a riparare in una vicina abitazione». 
Un quarto d’ora di devastante grandinata che non ha fatto certo ben sperare per quello che poteva essere accaduto all’azienda di famiglia. «Appena smesso sono risalito in auto e sono arrivato a casa - ha raccontato –, e quello che ho visto appena arrivato casa mi ha lasciati sgomento». Tutte le auto di famiglia e il furgoncino danneggiati: lunotti in frantumi, parabrezza colpiti, le carrozzeria delle auto danneggiate. Ma la grossa grandine non ha risparmiato il tetto dell’abitazione perforando i pannelli fotovoltaici: qui una fascia dell’impianto è addirittura “esplosa” a causa della violenza con cui la grandine si è abbattuta sul tetto. 


LE COPERTURE
«Oltre alle auto e ai pannelli fotovoltaici sono state danneggiati anche un centinaio di coppi del tetto – continua Mattia -, e i campi di ortaggi sono stati colpiti irrimediabilmente. Anche mio papà nel tentativo di fare il possibile per riparare le auto, quando ha visto cosa stava per succedere, è stato colpito da un grosso chicco di grandine sul fianco destro che gli ha lasciato il livido. Stamattina (ieri, ndr) l’unico pensiero che ci continuava a girare nella testa era che nessuno di noi fosse rimasto ferito da uno di quei grossi chicchi di grandine. Una cosa mai vista. Non è facile per noi, è un colpo durissimo che si è abbattuto sulla nostra famiglia in un momento in cui non ci siamo ancora risollevati dal lutto che ci colpito drammaticamente solo dieci giorni fa». 
La famiglia Berno ha vissuto la tragica perdita della nonna Ada, 88 anni, scomparsa da casa la mattina del 10 luglio e ritrovata purtroppo morta nella roggia Trona. E ancora non sono stati fissati i funerali. Un dolore ancora vivo per la scomparsa della nonna, a cui si somma lo sgomento per quanto accaduto mercoledì sera. «Non abbiamo parole - racconta ancora il giovane -, non so come faremo. Speriamo che si possa contare su aiuti concreti e non solo sulle parole. Nessuna polemica contro nessuno, ma le attività che rimangono nel territorio, che investono nel territorio credo debbano essere aiutate a risollevarsi quando subiscono disastri come quello che è successo a noi mercoledì sera». 
 

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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