Le truffe milionarie della Maga Asia: 10 veneti raggirati, raccolti bonifici per 2 milioni

Quattro nel padovano, quattro nel veneziano, uno nel vicentino e nel trevigiano: hanno versato 10mila euro a testa, ma nessuno ha sporto denuncia

Sabato 22 Aprile 2023 di Nicola Munaro
Le truffe milionarie della Maga Asia: 10 veneti raggirati, raccolti bonifici per 2 milioni

VENEZIA - Il velo l’ha alzato una denuncia - l’unica - messa sulla scrivania della Guardia di finanza di Varese da un uomo che alla fine si è sentito preso in giro. Aveva sborsato migliaia di euro per consigli di cartomanzia senza che poi tutte quelle previsioni si avverassero. Così ha vuotato il sacco dando ai finanzieri il destro per smascherare la “maga” Asia che, attraverso programmi tv su reti come La8 e La9 e social (Youtube e Facebook), aveva clienti in tutta Italia, secondo la procura raggirati con l’aiuto della figlia Azzurra e dell’aiutante Benny. Dieci in Veneto: quattro nel Veneziano, altrettanti nel Padovano, uno nel Vicentino e uno nel Trevigiano. Nessuno di loro ha fatto denuncia per truffa ma anche i loro pagamenti alla maga - circa 10mila euro versati a testa - sono finiti al centro dell’inchiesta della procura di Busto Arsizio che ha indagato la donna per reati tributari e truffa. 


I SEQUESTRI
Nei giorni scorsi infatti i finanzieri di Varese, su indicazione della procura bustocca, hanno messo sotto sigilli beni mobili, immobili e conti correnti riconducibili alla maga. L’indagine prende la mossa dalla denuncia presentata alla finanza da un impiegato truffato dalla cartomante la quale, con la promessa di risolvergli gravi problematiche familiari, lo aveva convinto a consegnarle, in più tranche, somme di denaro per un importo di 31.000 euro, in contanti. L’uomo, dopo aver conosciuto la medium attraverso la visione di un programma televisivo, veniva persuaso di trovarsi dinanzi a un pericolo con conseguenze addirittura mortali per cui, sempre secondo la cartomante, c’era la necessità di invocare gli sciamani per rinvenire delle ossa sotterrate in sette cimiteri diversi e porre dunque fine alla causa dei suoi malefici.
Successivamente, attraverso l’elaborazione dei molteplici elementi delle banche dati delle forze dell’ordine e sulla scorta dell’analisi di segnalazioni per operazioni sospette da parte della donna, i finanzieri della Compagnia di Gallarate hanno ricostruito il tutto.

Nell’indagine sono stati scoperti, anche grazie a cinquanta testimonianze di persone truffate, e il riscontro dei movimenti dei conti correnti intestati all’indagata e ai propri familiari, una serie di bonifici per oltre 2 milioni di euro a fronte di omesse o sottodimensionate dichiarazioni dei redditi. Il tutto condito dall’evasione dell’Irpef di 900mila euro e dell’Iva di 500mila euro. 


IL SISTEMA
Gli accrediti venivano effettuati di volta in volta su carte prepagate intestate non solo alla cartomante ma anche a figli e nipoti della stessa. Non solo, i familiari sono risultati intestatari degli immobili acquistati con il denaro ottenuto dall’attività illecita. Infatti, i finanzieri, a indagini concluse hanno individuato 8 immobili, 1 terreno, 20 rapporti di conto corrente e un’autovettura, a vario titolo intestati alla maga o solo formalmente ceduti, in qualità di regali, ai parenti. Tutto veniva quindi sequestrato dal Tribunale di Busto Arsizio che ha quindi accolto l’impianto accusatorio costruito dalla procura e dalla finanza.


LA BATTAGLIA
«L’operazione delle fiamme gialle si è sviluppata nell’ambito del contrasto all’evasione e alle frodi fiscali e alla contraffazione - si legge in una nota della finanza di Varese - facendo leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria ed è stata condotta trasversalmente tanto sotto il profilo amministrativo-tributario quanto quello penale con il conseguente sequestro preventivo del profitto illecito per equivalente finalizzato alla confisca, che è obbligatoria nel caso in cui il procedimento penale si concluda con la condanna dell’indagato». Per la finanza «contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese e il monitoraggio dei flussi finanziari è il metodo più efficace per individuare i capitali di origine illecita, prevenendo forme di riciclaggio in grado di inquinare l’economia legale».
 

Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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