Licenziato per molestie sessuali, ma le frasi erano rivolte alla cantante Ana Mena: reintegrato

Mercoledì 14 Settembre 2022 di Marco Aldighieri
LA SENTENZA - Licenziato per molestie sessuali ma subito reintegrato al lavoro

PADOVA - Prima licenziato per molestie sessuali a una collega e poi subito reintegrato in ufficio dal giudice del lavoro. La brutta avventura è capitata a un dipendete della Snam Rete Gas Spa, accusato di aver rivolto frasi sexy alla addetta alla vigilanza. In realtà tutto un malinteso perchè il lavoratore, difeso dall’avvocato Roberto Finocchiaro, stava solo parlando dell’esibizione della cantante spagnola Ana Mena all’ultimo Festival di Sanremo. 
Di certo aveva esternato pensieri arricchiti di allusioni erotiche, ma rivolte all’attrice iberica e non alla collega.
 

I FATTI
Il 9 di febbraio di quest’anno il dipendente, all’interno della sede padovana di Snam Rete Gas Spa, ha scambiato un paio di chiacchiere con una addetta alla sicurezza dello stabilimento. Alla collega ha detto: «...Prova a metterti nei panni di un uomo quando si trova davanti ad una donna con un decolleté così, l’uomo si eccita di sicuro...Cos’è l’erezione per un uomo, lo puoi capire se rinasci uomo...». 
La lavoratrice ha segnalato quanto era accaduto ai suoi capi e alla direzione dell’azienda. Non solo, perchè avrebbe anche lamentato di essere stata chiamata, sempre dal dipendente, “bella, invece di signora” e ancora «...Ma tu sei bella quando indossi i top...». 
La società Snam Rete Gas Spa, in data 24 marzo di quest’anno, ha licenziato il lavoratore per giusta causa attraverso una lettera. Gli sono state contestate le molestie sessuali a danno della addetta alla vigilanza.
 

LA DIFESA
L’uomo, disperato, si è rivolto al Tribunale del lavoro. Insieme al suo legale è riuscito a dimostrate come quelle frasi a sfondo sessuale, fossero in realtà rivolte alla cantante Ana Mena e non alla sua collega. Il giorno prima infatti aveva visto in un video una puntata del Festival di Sanremo, per seguire la performance della giovane attrice spagnola. Del resto anche la stessa addetta alla sicurezza ha ammesso che il pensiero del lavoratore era rivolto alla cantante iberica. 
Il dipendente si è sempre professato innocente: «Mi trovo a dovermi difendere da una accusa infamante, di una cosa sono certo non ho mai voluto ferire la dignità di una persona con frasi o atteggiamenti di tipo sessista». 


LA SENTENZA
Il giudice del lavoro Maurizio Pascali ha accertato l’illegittimità del licenziamento per insussistenza del fatto e ha condannato Snam Rete Gas a reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro.

Inoltre a corrispondergli un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto dal giorno dal giorno del licenziamento sino a quello della effettiva reintegrazione, ad un massimo di dodici mensilità oltre a interessi e rivalutazione. La società è stata anche condannata a rifondare le spese legali per un totale di 8 mila euro. 

Ultimo aggiornamento: 16:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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