Padova. Chiude il ponte Paleocapa, grossi disagi in vista. I lavori dureranno più di un anno

Il progetto di recupero prevede lo smontaggio completo della struttura, divisa in sei travi e il trasporto con camion speciali in un’officina

Domenica 5 Novembre 2023 di Mauro Giacon
Il ponte Paleocapa

PADOVA - Da mercoledì sarà chiuso per auto, biciclette e pedoni il ponte Paleocapa, all’altezza della Specola. Cominciano infatti, con lo smontaggio, i lavori di sistemazione dello storico manufatto datato 1880. Purtroppo i tempi saranno lunghi. La riapertura è prevista per gennaio 2025. Nel frattempo però pedoni e ciclisti potranno usufruire di una passerella ciclopedonale che sarà montata all’inizio di dicembre dal Genio Militare nella direzione del ponte Saracinesca. Questo l’ultimo aggiornamento, ieri, dell’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi. C’è anche una particolarità. La ditta siciliana che ha vinto l’appalto trasporterà 6 travi portanti dell’impalcato nella sua officina all’isola, mentre il resto del cantiere proseguirà a Padova.

Notevoli disagi

«La ditta è iperspecializzata in questi lavori» ha aggiunto ieri l’assessore. «Siamo molto soddisfatti della collaborazione. La partenza dei lavori è stata rimandata finora per ascoltare le richieste di residenti e commercianti ma ora non è più differibile». Si prevedono notevoli disagi dal momento che è un collegamento primario per tutta la zona della Specola e quella di Città Giardino. Ma viene usato anche dai residenti di Santa Croce e Madonna Pellegrina. Senza contare la presenza della scuola paritaria delle dimesse. La lunghezza dell’intervento si deve al fatto che la Soprintendenza ha chiesto non solo una manutenzione ma un restauro completo. Dunque il ponte in ferro, che si dice avrebbe ispirato lo stesso Eiffel durante una sua visita a Padova, sarà smontato pezzo per pezzo e ricostruito.

Con attenzione maniacale. Infatti il ministero ha chiesto che vengano rimessi gli stessi bulloni. Essendo chiodi a caldo ribattuti, dovranno essere rifatti uno per uno. Molto lavoro riguarderà anche i sottoservizi. Sotto il ponte infatti ci sono tubi per l’acqua, la corrente e le fibre ottiche che verranno spostati poco più in là.

La pista ciclabile

I lavori sono stati assegnati a “La Porta industries” di Agrigento per una cifra, compreso il ribasso d’asta, di poco più di 2 milioni di euro. Nell’ambito dei lavori verrà rifatta interamente la pista ciclabile che va dal ponte Sant’Agostino a questo, e quella che si dirama poi verso barriera Saracinesca. Con un particolare tipo di cemento granuloso molto più “comodo” del ghiaino attuale. L’importo è frutto di due diversi finanziamenti Pnrr, uno per gli interventi di valorizzazione del territorio e uno per la rigenerazione urbana. Per questo dovranno essere rispettati i tempi.

Ponte da smontare

Lo scopo è il ripristino della capacità portante originaria con la realizzazione di una nuova soletta di impalcato che consenta il raggiungimento dell’adeguamento sismico. Nelle scorse settimane l’impresa ha recintato l’area che sarà il campo base del cantiere, mantenendo aperto al traffico il ponte. Il progetto di recupero prevede lo smontaggio completo della struttura, divisa in sei travi e il trasporto con camion speciali in un’officina dove saranno realizzati tutti gli interventi, che per precisa richiesta della Soprintendenza, saranno realizzati con le stesse tecnologie adottate nell’800 come richiesto dalla Soprintendenza. Dunque l’assemblaggio delle varie parti sarà fatto con chiodature a caldo come in uso all’epoca e non con saldature. Saranno recuperati completamente anche i parapetti metallici, per il cui ripristino è prevista anche la fusione su disegni originali di alcune parti oramai andate irrimediabilmente perdute.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci