Pernumia. Prima l'incendio, poi i costi che aumentano: chiude lo storico caseificio Valdolmo

La titolare: «I continui aumenti non mi danno più la possibilità di continuare e accontentare i miei clienti contenendo i prezzi»

Martedì 27 Dicembre 2022 di Giovanni Brunoro
L'incendio al caseificio Valdolmo che oggi chiude

PERNUMIA - Chiude il caseificio Valdolmo di Pernumia: la Bassa perde un'altra impresa storica. «Con il latte ho creato, con il latte ho dato forma alla mia passione»: si congeda così la titolare Franca Giora. È l'addio al laboratorio artigiano che ha riportato nella Bassa la grande tradizione del formaggio, da molti anni appannaggio quasi esclusivo della produzione industriale.

Mozzarelle, forme di varia stagionatura, yogurt, panne cotte, formaggi affinati con ingredienti di nicchia: tutto realizzato con il latte a chilometro zero delle vacche dell'allevamento di famiglia. I contatti con la clientela sono affidati ai rapporti personali e ai canali social curati dagli stessi famigliari: post semplici, curati, che lasciano immaginare un formaggio fatto come una volta. Una tradizione che, però, a fine anno sarà consegnata alla storia.

Prima l'incendio poi gli aumenti

Il caseificio chiude ed è la stessa Franca ad annunciarlo, con il cuore in mano e un grande dispiacere. A inizio settembre, un incendio di vaste proporzioni aveva divorato il fienile dell'azienda di Germano e Lucio Sachespi, marito della donna. Ma la maestra casara assicura che quella disgrazia non ha influito più di tanto sulla decisione, grazie anche alla gara di solidarietà che ha portato tanti colleghi del posto a donare foraggio per le mucche di Valdolmo. «La decisione di chiudere è stata presa con molta tristezza - ammette Franca - Ma con la consapevolezza che è la cosa giusta. Il momento che stiamo vivendo è uno dei peggiori per il latte e i suoi derivati. I continui aumenti non mi danno più la possibilità di continuare e accontentare i miei clienti contenendo i prezzi». L'esperienza di Valdolmo è nata nel 2009, quando Franca Giora ha deciso di concretizzare una passione nata quando era bambina. La sua famiglia era originaria di Monselice, più precisamente da Monte Ricco, all'epoca un contesto del tutto differente dalle altre zone della città. Gente fiera, laboriosa, schietta. Tra gli assolati declivi dell'antico Monte Vignalesco, Franca ha imparato l'arte da papà Mario e mamma Santa: i Giora avevano una stalla con 15 vacche da latte. «Seguivo ogni movimento di mio padre e bevevo ogni suo insegnamento. Quello era il mio ambiente e il posto dove stavo bene, sentendo l'aria di casa accanto ai genitori e alle mie sorelle». La passione non è venuta meno neanche nei momenti più duri, come il rogo. Fortunatamente, non si è registrato alcun ferito, ma il capannone è andato distrutto assieme alle apparecchiature che miscelavano il mangime per le oltre 300 vacche allevate.

Nonostante la morte di 20 vitellini, le mucche sono state risparmiate perché il vento ha soffiato in direzione opposta alla stalla. Grazie a diverse raccolte fondi e ad un'iniziativa organizzata dal Comune di Pernumia, la famiglia Sachespi ha potuto riprendere la propria attività. Ma dal primo gennaio, resterà in piedi solo l'allevamento. Dopo 13 anni di grandi soddisfazioni e una clientela che ha sempre apprezzato Valdolmo, Franca Giora saluta tutti: «Vorrei poter abbracciare ognuno di voi, uno ad uno, ringraziandovi per la fiducia, la dedizione e l'immenso affetto che mi avete dimostrato». 

Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 10:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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