Gianni Morandi a Piazzola sul Brenta: «Per avere successo bisogna sgobbare. La musica dà stimoli sempre nuovi»

Venerdì 21 Luglio 2023 di Alessandro Cammarano
Gianni Morandi

PIAZZOLA SUL BRENTA (PADOVA) - Sessantadue anni di carriera e non sentirli: Gianni Morandi – dopo la sua travolgente co-conduzione al Festival di Saremo insieme ad Amadeus – approda a Piazzola sul Brenta, unica tappa in Veneto del suo “Go Gianni Go! Estate 2023” domani alle 21,30 nell’ambito del Piazzola Live Festival, con un concerto tra passato e futuro programmato all’Anfiteatro Camerini di quel gioiello barocco che è Villa Contarini.

Il ragazzo di Monghidoro, settantanove anni il prossimo 11 dicembre, è tra i pochissimi artisti in grado di parlare ad un pubblico che abbraccia più generazioni grazie a una capacità di costante rinnovamento che pur rimanendo fedele alla tradizione sa percorrere strade nuove.

La sua eterna giovinezza, non solo artistica, deve per forza avere un segreto...
«Sono sempre stato una persona abbastanza attiva e amo moltissimo il mio lavoro. Ma soprattutto l’affetto che mi dimostra ancora oggi il mio pubblico ogni volta che mi esibisco mi dà una carica forte che mi permette di affrontare la vita sempre con il sorriso».

Che cosa potrà ascoltare il pubblico durante il concerto di Piazzola sul Brenta?
«Nel mio repertorio ci sono più di 500 canzoni e non è stato facile scegliere i pezzi da proporre in questo nuovo spettacolo. La scaletta sarà comunque molto varia, sarà composta da alcuni pezzi nuovi, brani di ieri e anche brani dell’altro ieri. Del resto ci sono canzoni che il pubblico mi chiede e alle quali non posso proprio rinunciare come ad es. “C’era un ragazzo”, “Bella signora” o “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”».

Oltre al tour “Go Gianni Go! Estate 2023” c’è il progetto discografico “Evviva”. Uno sguardo al futuro senza dimenticare una carriera lunga e fortunatissima?
«Dopo “D’Amore e d’autore”, uscito 6 anni fa, avevo voglia di nuova musica e la collaborazione con Lorenzo Jovanotti dell’ultimo periodo mi ha convinto che fosse il momento giusto. L’adrenalina che ti dà il pubblico live è bellissima ma anche il lavoro in studio e la scelta di brani nuovi è una parte del mio lavoro che mi ha sempre stimolato molto».

Quello con Jovanotti è ormai da molti anni un sodalizio felicissimo. Si svilupperà ulteriormente?
«Ovviamente mi piacerebbe molto! La nostra prima collaborazione è nata in seguito ad un mio incidente avvenuto nel 2021. Mi è stato molto vicino in quel periodo e per aiutarmi a superare quel momento mi ha mandato il brano “L’Allegria” dicendomi che se mi fosse piaciuto, me l’avrebbe regalato con piacere. Da lì è arrivato poi il brano “Apri tutte le porte” che ho portato a Sanremo lo scorso anno e molte mie partecipazioni al suo Jova Beach Party 2022. Diciamo che non mi precludo nulla di quello che potrà avvenire in futuro».

Lei è in carriera dal 1961 e dunque ha un punto di vista privilegiato sulla musica italiana e non solo: dove sta andando, secondo lei, il pop di casa nostra?
«Credo ci sia in atto un’evoluzione positiva e una scelta, a disposizione del pubblico, molto più ampia rispetto al passato. In questi ultimi anni vedo una nuova produzione musicale di alto livello, ci sono tanti giovani talentuosi che si stanno affacciando a questo mondo con progetti nuovi e di qualità».

Che consiglio darebbe a un giovane che volesse scegliere la musica come professione?
«La musica ti permette di fare un lavoro molto bello, ricco di creatività e stimoli sempre nuovi, ma bisogna lavorare sodo, essere appassionati e soprattutto avere la fortuna di incontrare sul proprio cammino persone che credano in te e ti supportino anche nei momenti di difficoltà». 

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