IL CASO

Omicidio Cecchettin. Filippo Turetta, ipotesi di sopralluogo a Fossò nel pomeriggio prima di accoltellare Giulia

Solo una telefonata collegata all'omicidio Cecchettin arrivata al 112 la sera dell'11 novembre scorso, alle 23.18

Giovedì 23 Novembre 2023

Una sola telefonata prima dell'omicidio

C'e solo una telefonata collegata all'omicidio di Giulia Cecchettin, arrivata al 112 la sera dell'11 novembre scorso, alle 23.18. Lo spiegano i militari che sottolineano come un uomo - dal balcone della propria abitazione - ha denunciato «un'accesa lite tra una coppia di giovani con un aggressione fisica ai danni della ragazza» nel parcheggio di via Aldo Moro a Vigonovo.

Ma «non era stato comunque in grado di indicare il numero di targa dell'autovettura e concludeva la telefonata segnalando che la coppia era risalita a bordo della stessa e si era appena allontanata. Il contenuto della telefonata, corredato di registrazione audio, è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria non appena appresa la notizia della scomparsa della ragazza», ossia già domenica 12 novembre, si legge in una nota dell'Arma che «esclude categoricamente» altre telefonate al 112 e come sia «destituita di ogni fondamento la notizia di un fascicolo/indagine della procura della Repubblica di Venezia in merito alla telefonata del cittadino di Vigonovo».

Quando arriva la telefonata da Vigonovo all'operatore della Centrale «perveniva un'ulteriore richiesta d'intervento per una rissa all'interno di un bar, in relazione alla quale disponeva l'invio sul posto di un'autoradio in servizio di pronto intervento.

Nelle stesse circostanze di tempo, l'altra autoradio disponibile era stata già impegnata per una lite occorsa a seguito di un incidente stradale» si aggiunge. «Saranno comunque avviati a cura dell'Arma tutti gli approfondimenti necessari per verificare la correttezza delle procedure operative seguite»

Elena Cecchettin potrebbe partecipare alla manifestazione di Roma il 25 novembre

Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, potrebbe partecipare alla manifestazione del 25 novembre a Roma per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Una presenza su cui manca ancora la certezza, ma che potrebbe dare ancora più forza a un'onda di 'protesta' seguito all'omicidio della ragazza.

La Punto nera di Turetta in un deposito a 10 chilometri da Halle

Si trova nel deposito di una ditta di rimozioni e altri servizi per l'auto a circa dieci chilometri dal centro di Halle la «Grande Punto» nera di Filippo Turetta, arrestato fermato sabato scorso in Germania per l'assassinio di Giulia Cecchettin. È quanto emerge da vari indizi raccolti sul posto e nella città maggiore città della Sassonia-Anhalt. L'edificio ocra a un piano con tetto spiovente, e soprattutto il suo parcheggio interno con capannoni, ha attirato le telecamere di varie tv italiane sulla base di indiscrezioni. La circostanza è stata confermata dal dipendente di una delle tre aziende che fanno depositi giudiziari di auto ad Halle, mostratosi ben informato sul caso della «Punto nera». La fonte ha precisato che «Auto Misselwitz» è l'unica azienda che i depositi giudiziari per conto della Procura generale della Sassonia-Anhalt. Che Misselwitz sia l'unico referente della Procura generale di Naumburg è stato confermato anche da un dipendente dell'ufficio dei rapporti col pubblico di una seconda ditta di Halle che fa depositi giudiziari «per la polizia» e non quindi per la magistratura inquirente della regione della ex-Germania est.

La proposta in Consiglio regionale del Veneto

«L’omicidio di Giulia Cecchettin mi ha sconvolto, e in veste di consigliere regionale ho sentito il dovere di fare qualcosa di concreto per Giulia, vittima di un attroce femminicidio». Così il presidente del gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, Enoch Soranzo che ha proposto la creazione di una borsa di studio a nome della 22enne.

«Questo doloroso episodio riporta drammaticamente l’attenzione su un fenomeno in costante aumento, sia a livello nazionale che locale - continua - Secondo le statistiche, in Veneto, dal 1999 al 2023, sono stati 60 i femminicidi, con una crescita continua e preoccupante nel corso degli anni, non limitati soltanto ad alcune regioni, ma diffusi in tutto il Paese, come dimostrano i dati nazionali, con 105 donne uccise nel 2023 in contesti familiari o affettivi».

Il sopralluogo a Fossò

Emerge l'ipotesi di un sopralluogo da parte di Filippo Turetta nelle vicinanze del luogo della seconda, mortale aggressione a Giulia, a Fossò, dove la Fiat Punto fu rilevata alle 17.11 di sabato 11 novembre. Il ragazzo, dopo questa deviazione, si presentò a casa dell'ex fidanzata alle 17.30, per raggiungere poi il centro commerciale di Marghera. La tempistica compare nell'ordinanza del Gip sui movimenti della Fiat Punto nei momenti precedenti l'incontro tra i due giovani.

Filippo Turetta arriverà in Italia sabato 25 novembre verso le 12.30, all'aeroporto Marco Polo di Venezia.

Da lì sarà poi portato in carcere dove nei giorni successivi verrà interrogato. Continuano ad emergere dettagli su quanto accaduto il giorno dell'aggressione a Giulia Cecchettin e sul rapporto tra i due. Dall'audio di lei dove dice di aver paura che lui possa farsi del male, ai tentativi di suicidio del 22enne durante la fuga.

Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 16:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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