L'8 febbraio niente festa per gli ottocento anni del Bo

Venerdì 21 Gennaio 2022 di Silvia Moranduzzo
La rettrice dell'Università di Padova Daniela Mapelli

PADOVA - L’8 febbraio non ci sarà l’inaugurazione dell’anno accademico del Bo. La causa? Il Covid, e che lo diciamo a fare. Lo ha annunciato la rettrice Daniela Mapelli con una lettera aperta sul sito dell’università. Era uno dei momenti più attesi dei festeggiamenti per gli 800 anni. Una data simbolica: l’8 febbraio 1848 gli studenti padovani hanno costituito il primo nucleo di quella che oggi è l’Università di Padova, da Ateneo dei ribelli a istituzione in cima a tutte le classifiche a livello mondiale.

Sarebbe stato un momento carico di significato. Ma il Covid ha prevalso. Omicron ha provocato un tale aumento di contagi che non poteva passare inosservato.


LA PRASSI
«Non esiste una procedura fissa per scegliere la data dell’inaugurazione dell’anno accademico, ma prassi consolidate – ha scritto la rettrice – Ci sarebbe piaciuto inaugurare l’Anno Accademico l’8 febbraio: una data che richiama fortemente quella libertà che è – e sarà – la nostra cifra fondante. Come ci ricorda anche uno degli affreschi di Pino Casarini nella Basilica di palazzo Bo, splendido racconto della nostra storia, l’8 febbraio 1848 gli studenti padovani, insieme alla popolazione, si ribellarono alla dominazione austriaca dando seguito ai loro ardenti aneliti di libertà. Ci sarebbe piaciuto, scrivevo. Ma in un periodo straordinario quanto è l’attuale, la pandemia giocoforza influenza le nostre scelte. Visto l’alto numero di contagi e le conseguenti problematiche di isolamento e quarantena per molte e molti di noi, nonché la difficoltà nel poter sfruttare a pieno, rispettando le norme sanitarie, la capienza dell’Aula magna, abbiamo pensato di rinviare l’inaugurazione dell’anno accademico a maggio».


LA NUOVA DATA
Una data non a caso perché, ricorda Mapelli, «proprio in questi giorni ho avuto modo di visionare l’invito all’inaugurazione del settecentesimo anno accademico, nel 1922, che l’allora rettore Luigi Lucatello fissò proprio per maggio. Cent’anni dopo, la storia si ripete». Si dovrà attendere primavera inoltrata, quindi, per i festeggiamenti dell’ottocentesimo anno accademico. Quando probabilmente il virus lascerà parzialmente la presa. Ma quella dell’inaugurazione dell’anno accademico non è l’unica questione posta dal Covid. C’è anche il tema degli esami online, posto dai rappresentanti di Udu che non mollano la presa. L’associazione studentesca ha chiesto a più riprese una maggiore flessibilità sulla possibilità di fare esami in modalità telematica proprio a causa del rinforzarsi della pandemia. L’Ateneo non ha modificato però le linee guida: scritti in presenza tranne per coloro che per positività o contatto sono in quarantena, orali a scelta libera dei dipartimenti ma preferibilmente in presenza. Gli spazi e le misure di sicurezza ci sono, dicono dal Bo, e del resto la didattica in presenza è stata uno dei temi cardine della campagna elettorale di Mapelli conclusasi con la sua elezione a giugno. Elezione per altro sostenuta dagli studenti che hanno votato in massa per lei. Lo scontro è ancora aperto.
 

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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