Elezioni politiche, Fratelli d'Italia esulta anche nel Padovano: «Abbiamo vinto noi»

Gabriele Zanon, coordinatore cittadino: «É chiaro che a Padova molto è cambiato»

Lunedì 26 Settembre 2022 di Alberto Rodighiero
Fratelli d'Italia attende l'esito del voto dalla sede del partito a Mestre

PADOVA - Basso profilo, nonostante una vittoria incontestabile. É questo l' ordine di scuderia arrivato da Roma ai maggiorenti di Fratelli d'Italia padovani che ieri sera, dopo il tradizionale presidio dei seggi, per seguire le varie maratone televisive hanno scelto due location diverse.

Alcuni hanno brindato a un risultato che, quasi tutti, hanno definito storico, al St.John'S Pub di via Moro e, altri, invece, nelle sede regionale di Mestre.

«Primo partito»

Per i festeggiamenti padovani ha optato, per esempio, il segretario cittadino Gabriele Zanon. «Anche se i dati di cui siamo in possesso sono più che parziali - ha scandito Zanon che, prima di arrivare al St.John'S, ha fatto il rappresentante di lista nei seggi allestiti all'interno dell'istituto comprensivo Briosco di all'Arcella - la tendenza mi pare più che chiara: Fratelli d'Italia è il primo partito italiano, cosa ancora più importante, il centrodestra ha moltissime possibilità di tornare a governare l'Italia».
«A quanto pare non si tratta di una tendenza solamente nazionale - ha rincarato la dose l'esponente meloniano - dalle notizie che arrivano dai seggi padovani, la prevalenza del centrodestra è netta. Ciò detto, è assolutamente necessario attendere i risultati finali. Solo con quelli saremo in grado di valutare quella che si prospetta come una vittoria più che netta».

La scaramanzia

Più che ligia alle indicazioni che sono arrivare da Roma, indicazioni improntate all'assoluta prudenza, è stata anche la coordinatrice provinciale di FdI Elisabetta Gardini che ha preferito attendere la certificazione della vittoria elettorale nel quartier generale di Mestre. «Per il momento preferiamo non fare commenti - ha detto l'ex europarlamentare - i dati sono troppo parziali e non ci consentono un'analisi seria del voto». Assieme a lei anche l'ex senatore del Pdl Filippo Ascierto e il consigliere comunale Enrico Turrin. Subito dopo i primi exit pool, invece, è salito in auto e ha imboccato l'autostrada in direzione Mestre il consigliere regionale Enoch Soranzo. Anche per lui, vale il diktat arrivato direttamente dalla Capitale. «Non è per cattiveria - ha scandito l'esponente di FdI - Ma non ci sono dati sufficienti per un'analisi del voto. È necessario attendere le proiezioni». Insomma, soprattutto nel quartier generale di Mestre, a farla da padrona è una sorta di scaramanzia. Prima di festeggiare un risultato oggettivamente storico per la destra italiana si vuole avere in mano qualche numero buono.

Peghin per Noi Moderati

Non solo Fratelli d'Italia, però. In queste elezioni a correre era anche un candidato di peso come Francesco Peghin che, dopo aver deciso di sfidare Sergio Giordani alle ultime amministrative, ha deciso di correre alle politiche con Noi moderati. «Dai primi dati appare chiaro che il centrodestra è destinato a governare l'Italia per i prossimi anni - ha detto il noto imprenditore - Per quel che riguarda il nostro movimento, a quanto pare è stata superata la soglia dell'1% e questo è molto importante per una formazione come la nostra. Una quota che ci permette l'accesso al parlamento».
«Ora sarà importante capire come siamo andati in Veneto, ma su questo si potrà ragionare solo a partire da domani - ha concluso - questa sera, però, si parte da un dato incontestabile: salvo colpi di scena, il centrodestra vince nettamente e, a breve, ci sarà un nuovo governo. Un governo che sarà chiamato ad affrontare sfide molto impegnative, a partire da una crisi energetica che sta mettendo a durissima prova famiglie ed imprese».

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