È ufficiale: il figlio di Riina uscirà dal
carcere e sarà presto un cittadino veneto

Sabato 3 Marzo 2012
Giuseppe Salvatore Riina (archivio)
PADOVA - Giuseppe Salvatore Riina, il figlio 34enne del boss mafioso Tot Riina potr lasciare Corleone, dove sta scontando la sorveglianza speciale dopo essere uscito dal carcere e trasferirsi a Padova per lavorare presso una Onlus.



"Salvuccio" potrebbe arrivare a Padova tra una decina di giorni. Il figlio del boss ha ottenuto dal tribunale di Palermo il via libera alla sua richiesta di essere sottoposto nella città veneta alla misura della sorveglianza speciale, dopo aver trascorso nel carcere di Opera a Milano 8 anni e dieci mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso. Una decisione che ha già scatenato le polemiche, soprattutto da parte del Carroccio. Durissime le parole del vicesindaco di Treviso Gentilini che ha definito Riina Jr «spazzatura del Sud».



«Bossi: Attentato al Nord».
Altrettanto forti le espressioni del leader del Carroccio, Umberto Bossi, si tratta di «un attentato contro il Nord, che il Nord dovrebbe punire con la pena di morte per le conseguenze che avrà nella nostra società: rapine, violenze e mafia». Parlando in un comizio, Bossi ha incolpato della decisione il governo Monti, che «ha fatto tornare il soggiorno obbligato», ma «non accetteremo - ha avvertito - di essere invasi ancora una volta dai mafiosi».



La notizia è confermata dal legale di Riina, Luca Cianferoni. «Il mio cliente è sereno. Non ho altro da aggiungere», commenta Cianferoni, «Non ho altro da aggiungere.



La Onlus: accogliere Riina? un rischio che siamo pronti a correre. Riina junior arriverà nel capoluogo euganeo per collaborare con la onlus "Famiglie padovane contro l'emarginazione e la droga". A tracciare il percorso di recupero che attende Riina junior è Tina Ciccarelli, responsabile della olnus che gestirà la sua permanenza. «Salvatore non lo conosco, non gli ho mai parlato - spiega - la sua ospitalità da noi è stata per così dire "sponsorizzata" da un sacerdote e dalla sua avvocatessa. Mi hanno detto che è tanto cambiato che vuole togliersi il fardello del nome che porta e del suo passato, che è bravo negli studi». «Staremo a vedere - aggiunge - ho ascoltato e preso atto ma aspetto i fatti; questa vicenda è una sfida anche per la nostra onlus e forse pure un rischio ma siamo pronti a correrlo, fa parte delle nostre scelte di vita».



All'Università per studiare Economia. Il figlio del boss a Padova seguirà i corsi di Economia e commercio all'Università, ma «dovrà guadagnarsi l'ospitalità - avverte Ciccarelli - non vogliamo nulla dalla sua famiglia quindi lavorerà per mantenersi». E poi, come prevede la Onlus, distribuirà viveri ed indumenti ai poveri come volontario: «Un bagno di umiltà - commenta la direttrice - che fa sempre bene».



La vicenda: la notizia, le polemiche, le smentite. Era la fine di settembre dell'anno scorso quando si diffusero le prime voci sull'arrivo di Riina junior, conosciuto come "Salvuccio", ovvero il figlio terzogenito del "boss dei boss" di Cosa Nostra, Salvatore Riina, nella città del Santo, impiegato in una onlus. A parlarne fu l'avvocato vicentino Francesca Casarotto che precisò: «Sia chiaro che il signor Riina non è un pentito - e rimane in ottimi rapporti con i suoi congiunti. Non vuole tornare in Sicilia ma fermarsi in un luogo dove ritiene di avere più possibilità di ricominciare una vita da persona onesta lontano dall'ambiente che gli ha provocato guai con la giustizia».



Bastò questo a scatenare la reazione della Lega Nord che si disse pronta a scendere in piazza: il senatore Luciano Cagnin lanciò l'allarme in Senato, premendo sul tasto del pericolo mafia a Nordest: «Tutti quei mafiosi che abbiamo ricevuto in passato con il tanto triste provvedimento del soggiorno obbligato: quei mafiosi che hanno poi fatto scuola ai nostri criminali come Felice Maniero». Polemiche e una popolazione in subbuglio, fino al colpo di scena: Riina junior non sarebbe venuto in Veneto, ma sarebbe stato "rispedito" in carcere a Corleone: la svolta improvvisa arrivò il giorno stesso della presunta partenza alla volta del Nordest quando, prima di lasciare il carcere, a Riina venne sospeso il provvedimento di sorveglianza che gli avrebbe permesso di arrivare in Veneto. E oggi il nuovo colpo di scena: "Salvuccio" diventerà padovano e lavorerà per una onlus.
Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 09:18

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